Accuracy Talks Straight IT #1

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SUMMARY

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05. Five question to…


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Editoriale

Integrated Due Diligence: un mosaico di competenze per ridurre i rischi

Recenti esperienze dimostrano che le aziende e i fondi di private equity hanno modificato il loro approccio nell’analisi dei “target”, nel contesto dei loro nuovi investimenti.

L’attenzione si è spostata sugli investimenti sostenibili, cioè su quelle aziende che, per il loro approccio, apportano un contributo positivo alla società. Ad esse, possono essere applicati elementi misurabili e non misurabili come criteri per identificare rendimenti finanziari competitivi a lungo termine e un impatto sociale positivo.

Tale approccio induce a una rinnovata metodologia di valutazione di un target di investimento poiché, da un lato, la correttezza dei dati finanziari e, dall’altro, la qualità e fattibilità delle ipotesi di business plan, non rappresentano più i soli fattori critici da considerare nell’ambito di una decisione di investimento. Nuovi elementi di valutazione hanno acquisito una maggiore centralità: un adeguato modello di monitoraggio e gestione dei rischi di frode e corruzione, protocolli operativi che rispecchino la moralità dell’acquirente e un corretto processo di selezione dei fornitori sono, tra gli altri, fattori oggi necessari per il mantenimento di una catena del valore etica e sostenibile.

Pertanto, l’attività di due diligence a supporto di una decisione di investimento deve essere sartorialmente disegnata al fine di verificare i requisiti della società target. Tutto ciò si traduce nella consapevolezza che la due diligence finanziaria e commerciale “standard” ormai non sono più sufficienti a direzionare le decisioni di investimento. Infatti, gli investitori richiedono con frequenza sempre maggiore due diligence multidisciplinari al fine di acquisire una visione più globale e poliedrica delle società target. Il concetto di Integrated due diligence combina, tra le altre, competenze contabili, finanziarie, valutative, strategiche, di informatica forense e compliance, di sostenibilità.

Il beneficio, per gli investitori che decidono di servirsene, si traduce nell’ottenimento di informazioni esaustive ed utili alle loro decisioni, efficientando tempi e costi.

L’approccio combinato ha, inoltre, una finalità preventiva: un acquirente che ottiene una conoscenza trasversale di ciò che sta acquistando, riesce ad avere una maggiore consapevolezza dei punti critici e dei sistemi di controllo da implementare atti a monitorare e mitigare eventuali rischi e problematiche post acquisizione.

Quanto descritto, trae spunto dall’approccio forensic a tutto tondo, dove l’accento non viene posto solo sulle informazioni finanziarie/contabili ma anche, a seconda dei casi, su informazioni di governance e reputazionali, sul funzionamento dei processi aziendali e la loro conformità alle procedure, su dati informatici e la loro fragilità. Se, solitamente, gli esperti forensic agiscono in situazioni post acquisitve, una due diligence integrata persegue l’obiettivo di mitigare i potenziali rischi a monte, poiché tutte le informazioni che ruotano attorno alla target e ai suoi stakeholder vengono analizzate da diverse prospettive prima che la decisione di investimento abbia luogo. Diamo un’occhiata ad alcune di queste prospettive.

Contabili, finanziarie e strategiche: i dati contabili e finanziari sono essenziali per avere una buona panoramica dello stato di salute di una società target. Se da un lato alcuni KPI finanziari possono aiutare a ricostruire il profilo e la performance di una società, il quadro risulta di gran lunga più completo guardando a talune informazioni più critiche anche da un’angolazione differente e caratterizzata da un più marcato scetticismo professionale.

Inoltre, in ottica strategica, un’analisi di mercato potrebbe essere anch’essa utile a comprendere i rischi correnti e futuri del settore, in modo da definire azioni ad hoc per rendere la società target più competitiva nel contesto di mercato in cui opera.

Compliance e Environmental, Social & Governance (ESG): nell’ambito di compliance review e due diligence, si analizzano i sistemi di controllo interno e la loro robustezza rispetto al Dlgs. 231/2001 e successive integrazioni. Sulla base del settore in cui operano le target, gli esperti di compliance analizzano i processi aziendali e le relative procedure che li regolano, identificando le aree più esposte a eventuali rischi, anche in relazione a terze parti coinvolte nella catena del valore (es. fornitori, clienti, agenti). L’obiettivo è determinare se esistano specifici rischi e se le procedure messe in atto siano in grado di monitorare e mitigare l’esposizione a specifici rischi reato. Inoltre, una compliance due diligence consente ad un acquirente di valutare in anticipo la necessità di investimenti post acquisitivi per allineare i processi aziendali alle best practice.

Oggi, nella valutazione dell’esposizione ai rischi reato, viene effettuata anche una valutazione dei rischi ESG della target stessa e dei suoi stakeholder. Spesso, frodi con impatto ESG consistono in atti ingannevoli, come la rendicontazione di informazioni ESG false o fuorvianti (e.g. attività di greenwashing, promozione al pubblico di consigli di amministrazione ispirati a presunti principi di pluralità, ecc.) o la divulgazione mendace di iniziative e parametri ESG. Inoltre, qualora la target non fosse dotata di un solido sistema di controlli interni, le frodi ESG potrebbero anche riflettere aspetti corruttivi (ad es. mancata comunicazione dell’utilizzo del lavoro sommerso o forzato). Soprattutto quando i pacchetti retributivi del top management di un’azienda sono connessi a progressi ESG, vi è una maggiore esposizione a rischi di frode o corruzione in questo ambito.

Cybersecurity: oggi, le problematiche legate alla cybersecurity sono in cima alla lista delle preoccupazioni di un’azienda. Per questo, un’attenta valutazione del livello di sicurezza informatica è la chiave per comprenderne la prontezza nel gestire eventuali data breach.

Corporate intelligence: la reputazione di un’azienda è un aspetto molto delicato e, soprattutto in alcuni settori – si pensi, ad esempio, a quello del lusso – costituisce “l’asset” più importante da tutelare. Quando, nell’ambito di un’operazione commerciale, emergono informazioni negative su una società target o su alcuni membri della proprietà o della governance, queste rischiano di diventare un dealbreaker in un batter d’occhio.

Analisi di informazioni provenienti da fonti pubbliche rivelano importanti informazioni sulla storia aziendale, la proprietà, la governance, i dipendenti, eventuali contenziosi, sanzioni internazionali, protesti, procedure fallimentari; indagini riservate effettuate da professionisti nel settore, scoprono spesso carte inaspettate, generalmente fornite da concorrenti, specialisti del settore, ex dipendenti, forze dell’ordine.

Tutte le angolazioni descritte, combinate, garantiscono ad un investitore un significativo vantaggio competitivo. Ad esempio, una compliance due diligence permetterà una conoscenza approfondita dei processi della target, rendendo più agevole il processo di integrazione post-deal.

Una due diligence reputazionale combinata ad un’analisi ESG, consentirà di identificare potenziali red flag su amministratori e persone chiave, utile ad evitare danni di immagine, soprattutto se l’immagine è tutto, o quasi. Una copia forense del sistema contabile in essere prima del closing di un’operazione commerciale, garantirà la preservazione dei dati, utili in caso di criticità post acquisitive.

Se ogni aspetto analizzato ha un ruolo nell’ambito del processo decisionale di un investitore, lo strumento dell’integrated due diligence non può che essere un’occasione per gestire in maniera accorta e lungimirante qualunque rischio.


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Capsula

Il processo di digitalizzazione in atto ha impattato e cambiato numerosi settori e mercati. Lo sviluppo di servizi digitali connessi alla rete ha prodotto trasformazioni spesso radicali e irreversibili. Tuttavia, nel nostro Paese, il campo medico ed il settore healthcare, sono stati solamente sfiorati da questo processo di digitalizzazione.

Una start-up italiana sta, però, portando una ventata d’aria fresca in questo ambito. Spin off di un progetto avviato nel 2008 dal Politecnico di Milano, Capsula è stata fondata nel luglio del 2019 dall’ingegnere biomedico Alessandro Nizardo Chailly insieme all’ingegnere Giuseppe Andreoni, attuale direttore scientifico di Capsula e di GIMA S.p.A..

Da allora Capsula si è posta l’obiettivo di innovare il campo medico ed il mercato healthcare introducendo l’ecosistema phygital, nato dalla combinazione di touchpoint fisici con un ecosistema digitale.

L’ecosistema phygital consente agli utenti di usufruire di numerosi servizi per la cura della propria salute, ricevere un feedback sul loro stato di benessere e connettersi direttamente a vari specialisti del campo.

La prima capsula ideata dal team dell’Ing. Nizardo Chailly è la Capsula lifestyle, con l’obiettivo di portare gli utenti al raggiungimento di una maggiore consapevolezza del proprio stile di vita e dell’importanza della prevenzione. Capsula lifestyle, infatti, permette di effettuare autonomamente un semplice test di pochi minuti, attraverso una user experience intuitiva, coinvolgente e multilingue.

La piattaforma software di Capsula è in continua evoluzione, nel corso del 2023 infatti il team di Capsula introdurrà nuovi elementi come i test della vista e dell’udito e implementerà un Lifestyle Assessment, un report in grado di fornire ad ogni utente una valutazione complessiva del proprio benessere, grazie all’elaborazione dei dati e alla compilazione di questionari validati da specialisti del settore.

Capsula lifestyle è quindi un potente strumento di ingaggio, uno spazio dove scoprire il proprio stile di vita e comprendere il proprio benessere. Per questo motivo, Capsula lifestyle è già stata installata da diverse aziende leader di svariati settori (tra cui AON, A2A , Coldiretti, IPER, PWC e Reale Mutua) per ampliare i propri servizi di wellfare aziendale ed investire sul benessere dei propri dipendenti e clienti.

Le novità introdotte da Capsule non finiscono qui. Oltre alle numerose innovazioni introdotte nell’ambito del lifestyle e del benessere individuale, Capsula ha infatti progettato due ulteriori modelli di capsule, sviluppati specificamente per il settore ospedaliero ed i professionisti di tale settore:

Capsula totem, è la soluzione per snellire il processo di triage, offrendo una postazione in cui il paziente del pronto soccorso può essere accolto con un questionario anamnestico personalizzato e multilingue che precede l’auto-misurazione dei parametri vitali, oltre a permettere la ripetizione delle misurazioni durante l’attesa. Queste informazioni possono essere integrate con il software gestionale della struttura sanitaria.

Capsula Clinic permette di realizzare il teleconsulto medico, supportato dall’utilizzo contemporaneo di strumentazione diagnostica. La soluzione è personalizzabile per diversi casi d’uso e si rivolge al sistema sanitario e ai gruppi clinici. Capsula Clinic è già stata testata con successo in Puglia, dove alcuni pazienti oncologici del Policlinico di Bari hanno potuto effettuare le visite di routine senza doversi recare presso le gli ambulatori dell’ospedale.

All’interno dei player che stanno operando il processo di digitalizzazione in campo medico nell’industria ospedaliera, Capsula si distingue come leading provider di un ecosistema phygital, permettendo a dottori e pazienti di connettersi in un marketplace ibrido in cui consulenze e servizi medici sono facilmente accessibili da chiunque e ovunque.


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Il mercato residenziale ha raggiunto il picco massimo del suo ciclo? L’esempio di Milano

La pandemia Covid-19 ha sensibilmente influenzato l’economia globale, portando con sé cambiamenti in numerosi settori, incluso, in particolare, quello relativo al mercato immobiliare.

L’emergenza sanitaria si è posta all’origine del cambiamento dei paradigmi economici che esistono dal 2010. L’Eurozona sta attualmente affrontando un significativo aumento del tasso di inflazione, il quale ha raggiunto un livello pari a 9,2% nel dicembre 2022, dato più alto dall’inizio degli anni ’80. Inoltre, per i cittadini, l’accesso ai mutui è diventato gradualmente più difficile a causa della politica monetaria restrittiva, messa in atto dalla Banca Centrale Europea, che si è resa necessaria a seguito del contesto economico formatosi.

Tuttavia, nonostante il quadro economico avverso e in contrasto con le crisi economico-finanziarie precedenti, il prezzo al metro quadro delle proprietà ad uso residenziale sul territorio di Milano non ha subito alcuna significativa flessione, bensì ha registrato una crescita costante trainata in particolare da alcune specifiche zone della città (fig. 1)

In tale contesto, si sono imposte due teorie opposte: da un lato, si ritiene che il costante aumento del prezzo delle abitazioni esistenti a Milano sia giustificato dalla sua natura unica in Italia di principale piazza economico-finanziaria, che la protegge dai cicli economici; dall’altro lato c’è parziale preoccupazione di trovarsi davanti ad una probabile bolla del mercato immobiliare sul punto di deflagrare.

1. Panoramica dell’andamento del prezzo al metro quadro degli immobili ad uso residenziale

In base ai dati raccolti da Statista e Idealista, e in accordo con le quotazioni fornite dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (“OMI”), il prezzo medio delle abitazioni nel Comune di Milano è passato da 3.591 €/mq nel 2012 a 4.940 €/mq nel 2022.

Il perimetro rappresentato dal Comune di Milano corrisponde all’area osservabile in fig. 2, differenziandosi dalla definizione più ampia di città metropolitana.

Il tasso di crescita annuo relativo all’arco temporale selezionato, 2012-2022, risulta essere pari al 3,2%; mentre il tasso di inflazione italiano, considerando lo stesso orizzonte temporale, si attesta mediamente all’1,7% annuo (fonte: BCE).

Il prezzo al metro quadro degli immobili a Milano, quindi, è cresciuto quasi due volte più velocemente rispetto al tasso di inflazione.

Nel grafico sottostante (fig. 3) possiamo osservare l’andamento dei prezzi al metro quadro medio degli immobili a Milano in confronto ai prezzi al metro quadro che si sarebbero manifestati nel caso in cui la crescita annuale fosse stata pari al tasso di inflazione italiano.

Il grafico evidenzia due distinte fasi:

Dal 2012 al 2018, il prezzo al metro quadro realmente osservato è rimasto al di sotto del prezzo inflazionato. Questo fenomeno è attribuibile alla tendenza al ribasso dei prezzi al metro quadro che ha caratterizzato Milano, così come altre città d’Italia, conseguentemente alla crisi immobiliare e finanziaria globale del 2008.

La curva dei prezzi decrescente inverte il proprio trend intorno agli anni 2015/2016 in seguito all’organizzazione dell’EXPO di Milano che ha inevitabilmente aumentato l’interesse verso la città stessa, anche attraverso la riqualificazione di intere zone e quartieri (es. Porta Nuova).

Inoltre, contestualmente all’avvento dell’EXPO, il Comune di Milano ha visto sorgere il quartiere di CityLife, che nasce da un progetto di riqualificazione di FieraMilanoCity e che ad oggi ospita lussuosi condomini e grattacieli all’avanguardia.

A seguito di un progressivo innalzamento del prezzo dei palazzi in questa zona, il prezzo medio al metro quadro relativo alla zona semicentrale (delimitata a Nord dal quartiere Centrale, a Sud da Solari/Navigli, a Est da Porta Venezia e a Ovest da CityLife) di Milano è stato influenzato al rialzo.

Dal 2018 al 2022, il prezzo al metro quadro realmente osservato ha registrato un’importante crescita media annua pari all’8,1%, aumentando ad un ritmo sensibilmente più sostenuto rispetto all’inflazione nello stesso periodo, pari al 2,5% all’anno. È possibile, quindi, affermare che, negli ultimi quattro anni, vi è stata una forte la disparità tra lo sviluppo del settore residenziale e l’aumento medio della qualità della vita.

In aggiunta, è interessante osservare come nell’orizzonte temporale compreso tra il 2020 ed il 2022, il prezzo medio al metro quadro nel Comune di Milano non ha subito nessuna forte variazione al ribasso, come avvenuto ad esempio successivamente alla crisi del 2008, quanto piuttosto ha continuato il suo trend di crescita.

In ultimo, nonostante il sensibile aumento del tasso di inflazione nel 2022, il prezzo delle abitazioni non ha subito alcuna significativa ripercussione.

2. Analisi demografica e salariale relativa alla città di Milano (analisi della domanda)

Alla base dell’aumento dei prezzi degli immobili a Milano c’è sicuramente la forte crescita della domanda in opposizione ad una offerta limitata. La forte domanda sarebbe, quindi, alla base di un costante aumento dei prezzi al metro quadro, ponendo in secondo piano il contesto economico sottostante.

Al fine di analizzare il comportamento relativo alla domanda degli immobili nel Comune di Milano è utile andare ad analizzare la situazione demografica, nonché la condizione salariale dei suoi abitanti.

L’area sottostante il Comune di Milano, secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’ISTAT e dallo stesso Comune, nel 2022, conta 1,35 milioni di abitanti. Da una analisi dell’andamento storico (fig. 4) è possibile notare che il 2019 è stato l’anno in cui il numero di abitanti ha toccato il picco massimo raggiungendo 1,4 milioni. Dal 2020 in avanti, come conseguenza alla crisi pandemica, Milano ha visto un calo della propria popolazione accentuato e reso possibile dall’introduzione dello smart working.

In aggiunta all’analisi demografica, risulta utile osservare l’andamento dei salari e, quindi, del potere d’acquisto, dei lavoratori in Italia. Storicamente, l’andamento dei salari a Milano, nonostante tendenzialmente più elevato in valore assoluto rispetto al resto d’Italia, ha sempre seguito il trend generale italiano. I dati utilizzati sono stati resi disponibili da Statista e dall’OECD.

Dal 2012 al 2022 il salario medio italiano è aumentato dello 0,8% all’anno, mentre il tasso di inflazione, quindi il costo della vita, è aumentato mediamente del 1,7% all’anno nello stesso orizzonte temporale.

Facendo, inoltre, un confronto a prezzi costanti (in continuità con lo studio condotto da Open Polis) si può osservare una crescita negativa dei salari dal 2012 al 2022 (fig. 5).

La particolarità di Milano è quella di seguire, all’interno del settore residenziale, il trend di crescita delle principali città europee, seppur in maniera più contenuta. La stessa osservazione, però, non può essere effettuata anche per la crescita dei salari, la quale risulta essere più sostenuta nelle altre grandi città europee.

Nonostante il trend del numero di abitanti nel Comune di Milano e del loro potere d’acquisto sia decrescente, la domanda di immobili a Milano non ha subito inflessioni.

Secondo una survey condotta da Knight Frank, l’Italia si è confermata la quinta destinazione più popolare dove comprare una seconda casa: nello specifico, Milano risulta essere la seconda città italiana con maggiore attrattività, seconda solo a Roma. Il risultato di questa survey è molto rilevante se unito a quanto scritto da Antonio Vanuzzo, Sonia Sirletti e Luca Casiraghi su Bloomberg nell’articolo, Milan Luxury Real Estate Booms as Bankers Leave London for Italy. Si fa, infatti, espresso riferimento all’ulteriore aumento dei prezzi delle case di lusso a Milano, soprattutto a seguito della migrazione dei banker da Londra. Nello specifico, oltre a diversi altri vantaggi, tra cui quelli fiscali, Milano risulta essere una meta geograficamente strategica: si trova ad un’ora di volo dal centro finanziario di Francoforte, a sole due ore di macchina dalla costa mediterranea e dalle stazioni sciistiche alpine.

Secondo Giovanni Raffa, private banker di Credit Suisse GroupAG, «la forza di Milano è quella di essere ben collegata ai principali hub dell’Europa continentale e offrire uno stile di vita di alta qualità».

La domanda degli immobili sembra, quindi, essere sostenuta principalmente da investitori stranieri attraverso capitale straniero; essi, infatti, si affacciano al mercato immobiliare milanese con un maggiore potere di acquisto, a fronte di una evoluzione dei prezzi al metro quadro a sconto rispetto al loro luogo di provenienza.

3. Driver in grado di spiegare l’aumento dei prezzi del settore residenziale a Milano

Il settore immobiliare a Milano ha subito diversi cambiamenti negli ultimi anni e questo processo sembra essere in accelerazione. Questa tendenza è in linea con altre grandi città europee dove la riqualificazione delle aree dismesse e lo smark working aprono nuove opportunità.

Negli ultimi 10 anni, Milano ha sperimentato una straordinaria trasformazione che continua ancora oggi: EXPO 2015 è stato lo stimolo che ha trasformato la città in un luogo dove la gente vuole vivere, lavorare e viaggiare.

Il settore residenziale a Milano si è caratterizzato per una sensibile crescita in termini di prezzo al metro quadro, non facilmente riconducibile e giustificabile attraverso un’analisi demografica e salariale, nonché dell’offerta presente sul mercato. In aggiunta, Nomisma ha previsto un ulteriore aumento dei prezzi del 4,0% nel 2023 e del 3,2% nel 2024. Si rende così necessario cercare di identificare quali possono essere i driver in grado di sostenere questa costante crescita.

I trend principali identificati vengono analizzati di seguito.

Riqualificazione aree dismesse

In primo luogo, le istituzioni comunali e regionali hanno previsto e stanno incominciando ad attuare una serie di provvedimenti che prevedono la riqualificazione di sette scali ferroviari dismessi e le estensioni sotterranee verso l’hinterland milanese, oltre alla nuova linea della metropolitana M4. Queste opere urbanistiche continueranno la rigenerazione di Milano con effetti positivi sul mercato immobiliare e la definizione di nuovi sottomercati.

Particolare attenzione merita la riqualificazione dello Scalo di Porta Romana, il quale ospiterà anche il Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026 che verrà successivamente convertito in uno studentato.

Il Villaggio Olimpico rappresenta il primo tassello del grande progetto di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana, riflettendo lo “spirito olimpico” di Milano. Tale area offrirà uno spazio funzionale primario per le Olimpiadi invernali 2026, ma diventerà poi un bene della comunità cittadina.

Lo Scalo di Porta Romana è situato nel settore urbano sud della città, tra via Ripamonti e Corso Lodi. A seguito del Villaggio Olimpico, lo Scalo costituirà un nuovo polo per la città, connettendo la parte centrale all’hinterland: all’interno saranno presenti diverse tipologie di servizi pubblici, piazze e piani terra aperti a tutti, aree verdi ed esercizi commerciali.

Questo progetto, insieme alla riqualificazione anche degli altri sei scali ferroviari dismessi, permetterà alla città di Milano di continuare ad aumentare la propria attrattività, richiamando l’attenzione sia di investitori domestici che stranieri.

Il real estate come opportunità di investimento

In secondo luogo, secondo il Wealth Report 2022 redatto da Knight Frank, la parte di popolazione più abbiente sta puntando al mercato immobiliare.

Da una survey sottoposta a 500 professionisti (banker, advisor e family officer) si percepisce che, nel contesto storico ed economico in cui ci troviamo, il real estate si conferma come una delle migliori opportunità di investimento (nella specie, per il 46,0% degli intervistati), principalmente per due motivi:

o rappresenta uno scudo contro l’aumento del tasso di inflazione; e

o contribuisce alla diversificazione del portafoglio di investimento.

Nel caso specifico relativo al settore residenziale di Milano si può aggiungere una terza caratteristica: la liquidità del mercato. Questo settore, infatti, si caratterizza per un basso rischio di liquidità rispetto al rischio che solitamente è insito in questo mercato, in quanto si è statisticamente osservato che il tempo medio di collocamento di un immobile è pari a:

o immobile nuovo, 1-2 mesi; e

o immobile usato, 3-4 mesi.

Il Co-living

Per ultimo, il co-living rappresenta la nuova frontiera dell’abitare insieme e sta ridefinendo il modo di vivere nelle principali metropoli europee, tra cui anche Milano. Si tratta di un modello immobiliare che consiste nell’affitto di abitazioni all’interno di edifici che condividono spazi in comune. Il canone di locazione è tendenzialmente a breve termine dato che il target a cui si riferisce è quello di persone giovani, neolaureati oppure lavoratori, soprattutto in ambiti tecnologici, politica e finanza, che non sono legati ad un posto di lavoro fisso.

Questi ultimi anni, caratterizzati dalla pandemia Covid-19, hanno modificato le abitudini delle persone. Le restrizioni sociali e i nuovi modelli di lavoro, come lo smart working, hanno spinto sempre più persone a rivalutare le proprie esigenze abitative.

Questo fenomeno risponde anche al senso di solitudine che si è diffuso in seguito alle restrizioni dovute alla pandemia: infatti, grazie a questa soluzione abitativa, è possibile garantire una rete sociale solida e di condivisione in grado di conferire un profondo valore umano. Inoltre, questo nuovo trend rende possibile a molti giovani di abitare all’interno del centro delle città, che solitamente si presenta come troppo costoso.

Sempre più investitori colgono nel co-living notevoli opportunità di crescita e di sviluppo: in questo modo sostengono la domanda e riducono l’offerta di immobili, contribuendo a mantenere alti i prezzi di questi ultimi.

Infine, l’accrescere dell’interesse verso questo fenomeno potrebbe, inoltre, aumentare indirettamente i prezzi del mercato residenziale in quanto gli stessi genererebbero maggiori frutti in termini di locazione.

4. Conclusione

Milano è sempre stata considerata la migliore e più sviluppata piazza economica e finanziaria italiana. Oggi Milano è sinonimo di crescita, innovazione e sviluppo.

Come si è potuto vedere all’interno del presente articolo, il settore residenziale relativo al Comune di Milano presenta un ritmo di crescita pari a due volte il tasso di inflazione. Tale crescita è giustificata dall’allineamento del trend di crescita del settore residenziale di Milano con quello delle principali città europee, nonostante la stessa osservazione non possa essere effettuata anche per la crescita dei salari, la quale risulta essere più sostenuta nelle altre grandi città europee.

Per concludere, il mantenimento di un mercato immobiliare in una dinamica così competitiva è riconducibile principalmente al capitale di investitori esteri che approfittano delle opportunità di investimento generate da quelli che vengono identificati come i trend principali, che in estrema sintesi, sono i seguenti:

o riqualificazione aree urbane, tra cui lo Scalo di Porta Romana che ospiterà il Villaggio Olimpico;

o le opportunità di investimento insite nel settore immobiliare conseguentemente al contesto economico attuale (caratterizzato da una potenziale recessione globale post-pandemica e un forte aumento del tasso di inflazione); e

o il fenomeno del co-living.

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Sophie Chassat
Filosofa, Partner di Wemean

Riappropiarsi della semplicità

Smettere di vedere tutto attraverso il prisma della complessità: questa è senza alcun dubbio la sfida più difficile da affrontare oggi, a causa del sopravvento del paradigma del “pensiero complesso” (Edgar Morin [1]).

La semantica di ogni giorno ne è prova concreta: tutto è “sistemico”, “ibrido”, “olistico” o “fluido”. Da qualsiasi parte si guardi, il mondo “VUCA” (acronimo di Volatile, Uncertain, Complex e Ambiguous [2]) sembra estendersi a perdita d’occhio.

Tuttavia il dogma della complessità, se applicato indistintamente a qualsiasi situazione, rischia di compromettere la comprensione, la capacità di agire e la responsabilità. In primo luogo, viene minata la comprensione, in quanto ci impone una rappresentazione barocca del mondo dove ogni cosa è intricata, dove la parte è nel tutto ma il tutto è anche nella parte [3], dove le cause di un evento sono indeterminabili e soggette agli effetti retroattivi delle loro stesse conseguenze [4]. Indirizzando la ricerca della verità a un approccio più riduttivo e mutilante della realtà, viene inoltre incoraggiata l’equivalenza delle opinioni e si accentuano le lacune dell’era della post-verità [5].

In secondo luogo si perde la capacità di agire perché, dal momento in cui tutto diventa complesso, come è possibile non farsi prendere dal panico e dalla paralisi? Da dove partire se, non appena viene toccato un solo filo del tessuto della realtà, l’intera spola rischia di ingarbugliarsi ancora di più? L’inerzia di fronte al cambiamento climatico deriva anche dalla rappresentazione di tale problema come qualcosa di infinitamente complesso e dall’idea che il minimo tentativo di azione solleverebbe questioni ancora peggiori.

La narrazione del battito d’ali di farfalla in Brasile che genera un uragano all’altro capo del mondo conduce all’inerzia e all’inettitudine. Eppure “il segreto dell’agire è iniziare”[6], come sostiene il filosofo Alain.

“È complicato” diventa quindi una scusa per non agire. Nonostante la condizione in cui versa il mondo richieda, ora più che mai, un maggior impegno all’azione, oggi viviamo un grande disinteresse, percepibile sia nel mondo civile che in quello professionale.

Relativamente ai suoi effetti, il dogma della complessità porta ad annullare la responsabilità individuale. Imparare a pensare, agire e vivere con semplicità appare quindi più urgente che mai. Ma il percorso non è facile. Come ha affermato l’architetto minimalista John Pawson: “La semplicità in realtà è molto difficile da raggiungere. Richiede cura, pensiero, conoscenza e pazienza” [7]. A questa lista di ingredienti si potrebbe aggiungere anche il “coraggio”, il coraggio di mettere in discussione una rappresentazione trionfante della realtà che forse è propria di una delle maggiori ideologie contemporanee.

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[1] Alain, tradotto dal francese “Le secret de l’action, c’est de s’y metre”

[2] Il libro “Minimum” di John Pawson venne pubblicato per la prima volta nel 2006

[3] Edgar Morin definisce tale concetto “principio olografico”

[4] Denominato da Morin “principio ricorsivo”

[5] Possibile interpretazione di un ulteriore principio del pensiero complesso, il “principio dialogico”

[6] Alain, tradotto dal francese “Le secret de l’action, c’est de s’y metre”

[7] Il libro “Minimum” di John Pawson venne pubblicato per la prima volta nel 2006


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INTERVISTA A STEFANIA EMANUELE, JOINT HEAD OF ITALY DI PRADERA

Iniziamo da voi, puoi darci una breve descrizione di Pradera?

Pradera è una società di investimenti immobiliari a destinazione retail di respiro internazionale, con un portfolio di circa 3,4 miliardi di Euro distribuito nel continente europeo tra Regno Unito, Germania, Polonia, Francia, Spagna e Turchia, solo per citare i principali paesi. Uscita dal mercato cinese con la cessione di beni per 1,2 miliardi di Euro, Pradera sta proseguendo con i suoi progetti di sviluppo in altre aree geografiche e, proprio nell’ultimo periodo, sta lavorando su un importante mandato tramite una joint venture (Pradera Vindico) con un partner locale, espandendosi nel Middle East ed in particolare negli Emirati Arabi.

Pradera è storicamente associato ai retail park come prodotto core nel suo portafoglio immobiliare. In Italia, però, dopo la cessione del Meraville di Bologna, i suoi parchi commerciali sono rimasti tre: a Catania, Bari e in provincia di Lodi a San Rocco al Porto.

Com’è cambiata la strategia di sviluppo dopo la pandemia e soprattutto a fronte della crisi economica che stiamo vivendo?

La strategia di sviluppo in Italia non è particolarmente diversa da quella degli ultimi anni: vogliamo rappresentare per il mercato un punto di riferimento nei centri commerciali e nei retail park, essere uno degli attori più importanti per fornire servizi di asset management (con anche riscossione affitti, parte tecnica, leasing) a investitori terzi, che non conoscono bene le dinamiche locali.

Pradera da sempre persegue ciò in due maniere: investendo direttamente con fondi propri, gestiti dalla casa madre, oppure per conto terzi individuando player con cui sviluppare partnership.

Negli ultimi 12-18 mesi, abbiamo studiato qual è il modo migliore per facilitare gli investimenti che già esistono e per attrarre nuovi capitali, visto che il mercato dei centri commerciali in Italia non è proprio il più attrattivo in questo momento. La soluzione migliore è stata quella di costituire un veicolo finanziario caratterizzato da una struttura fiscale ottimizzata: ecco perché la scelta della Sicaf – Pradera Real Estate Investment Sicaf SpA, approvata da Banca d’Italia, detenuta al 92% da Pradera Management Italy e per il residuo 8% dal fondo americano di investimento Crestline Investors Inc.

Siamo già operativi: abbiamo attratto in Italia un investitore nuovo per il nostro paese, Crestline Investment Inc, acquisendo due centri commerciali, uno nel Sud, a Montenero di Bisaccia, l’altro nel Nord, a Vigevano.

L’idea è quella di replicare la struttura per accogliere nuovi investimenti, non limitatamente a centri e parchi commerciali, ma anche portafogli, principalmente appartenenti alla GDO sales and lease back che negli ultimi tempi si stanno dimostrando essere target interessanti per investitori stranieri più core.

A proposito degli acquisti da fondi giunti a maturity, qual è l’efficacia nell’utilizzo delle polizze Warranty & Indemnity (W&I) in tale circostanza?

La polizza assicurativa W&I è uno strumento strategico che permette di trasferire al mercato assicurativo il rischio connesso alle potenziali future perdite economiche derivanti da un evento che ha generato una violazione delle dichiarazioni e garanzie (reps & warranties) del soggetto venditore, contenute all’interno del contratto di compravendita – nel caso in discussione, il fondo giunto a maturity.

Confermo che la W&I è stata oggetto di attenzione anche in Italia in tempi non lontani per garantire la chiusura dei fondi senza che rimanessero pendenze legate a garanzie, che, come sappiamo, nel nostro paese sono vincolate a scadenze di legge non sempre brevi, una per tutte i tempi di decadenza degli accertamenti fiscali.

Qual è l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse sugli investimenti nel real estate?

Purtroppo dopo una flebile ripresa post covid, oggi ci troviamo a fronteggiare una grave crisi economica che ha visto un aumento non solo dell’inflazione in molti Paesi Europei (con conseguente contrazione dei consumi), ma anche un aumento dei tassi manovrati dalle Banche Centrali nell’ambito della conduzione della politica monetaria. Gli ultimi quindici anni sono stati caratterizzati da una crescita dei prezzi piuttosto bassa. Gli stimoli monetari trasfusi nel sistema finanziario per fronteggiare la crisi da COVID-19, tuttavia, hanno avuto un impatto sulla richiesta di beni e servizi.

Nel settore immobiliare, l’innalzamento dei tassi di interesse si ripercuote negativamente sul costo del debito, rendendolo meno accessibile, o meglio meno attraente. Gli investitori, infatti, fanno spesso ricorso in parte al debito bancario per ottimizzare i rendimenti attesi. Il debito bancario dovrebbe essere meno costoso dell’equity e quindi ridurre i costi finanziari. Con l’aumentare dei tassi, purtroppo, questa riduzione è impercettibile.

La conseguenza è che i player interessati ad investire, dovendo garantire un rendimento minimo ai propri sottoscrittori, sono obbligati ad aumentare i cap rate. In questa situazione, domanda e offerta si scontrano e l’effetto è che negli ultimi anni le transazioni di immobili a destinazione retail hanno subito una forte contrazione perché la forbice tra prezzo atteso e prezzo offerto si è ampliata. In questa situazione, le poche transazioni interesseranno principalmente investitori che devono tassativamente affrontare un exit, avendo raggiunto maturity date.

A quanto sopra si aggiunge la persistente incertezza sulle tempistiche della ripresa economica che contraddistingue il nostro scenario macroeconomico, che richiede un maggior grado di prudenza da parte degli operatori italiani e stranieri coinvolti in operazioni di finanza straordinaria. Questo aspetto si concretizza nel ricorso a strutture alternative di garanzia che possano proteggere il valore dell’investimento contro potenziali rischi successivi alla chiusura dell’operazione.

Certo è che tali strumenti, che come anticipato si sono affacciati in Italia con il solito ritardo rispetto ai paesi anglosassoni, e che ad oggi hanno dei costi sostenibili, hanno ancora alcuni oneri e limiti quali la necessità di svolgere due diligence in connessione a tutte le potenziali Rep & Warranties e la mancata copertura di alcune indennità e garanzie come quelle fiscali. In particolare, il limite alle garanzie si manifesta in connessione con i contenziosi noti ma con incertezza nella realizzazione dell’evento, dell’ammontare e/o della eventuale data di sopravvenienza.

Nello scenario retail attuale vi sono alcune transazioni per cui i fondi in chiusura sono disposti a cedere a prezzi maggiormente scontati ma con la formula “visto e piaciuto”, non contemplando quindi l’onerosa attività di due diligence e con la concessione di limitate indennità e garanzie. In tali casi, come evidente, attivare una polizza W&I non è efficiente. Fortunatamente i player assicurativi stanno studiando nuovi strumenti più flessibili e focalizzati in modo da poter concedere una tutela anche in situazioni non standard.

In ambito immobiliare, nel Nord Italia, è stato notato che i prezzi al metro quadro di alcune asset class (residenziale, uffici, logistica) negli ultimi anni sono aumentati in modo più che proporzionale rispetto all’inflazione. Quali sono stati i risvolti nella stessa zona del mondo retail?

Purtroppo non c’è una grande connessione tra mondo retail e le altre asset class. Come ho accennato sopra, il retail ha subito una flessione molto importante. Solo alcuni Asset Prime (centri e parchi commerciali prime) hanno mantenuto il loro valore anche a fronte di una bassa domanda di mercato su tale privilegiata categoria.

In particolare, la bassa attrattività del mercato retail si sperimenta a causa: i) del persistere di contratti con tenants di lunga durata che non permettono ricontrattazioni al rialzo nel breve, ii) di una sempre maggiore competizione nel business dei centri commerciali, iii) di leggi amministrative regionali e locali che rendono complessa la gestione e la comprensione dell’investitore sugli oneri e vincoli e iv) spesso della mancata possibilità di ampliamento degli spazi.

I fattori appena elencati determinano nel breve una redditività dell’investimento molto bassa; per tale motivo, l’investimento nell’asset class retail risulta poco attrattiva per gli investitori opportunistici.Solo gli investitori “core” hanno effettivamente le competenze e soprattutto le tempistiche necessarie a rendere profittevoli ed interessanti per i loro sottoscrittori tali investimenti.

Ad oggi, tuttavia, si nota che gli investitori “core” si stanno concentrando principalmente, su asset class più “semplici” come gli asset logistici.


Accuracy Talks Straight IT #1 – Five questions to…

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INTERVISTA A STEFANIA EMANUELE, JOINT HEAD OF ITALY DI PRADERA

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Iniziamo da voi, puoi darci una breve descrizione di Pradera?

Pradera è una società di investimenti immobiliari a destinazione retail di respiro internazionale, con un portfolio di circa 3,4 miliardi di Euro distribuito nel continente europeo tra Regno Unito, Germania, Polonia, Francia, Spagna e Turchia, solo per citare i principali paesi. Uscita dal mercato cinese con la cessione di beni per 1,2 miliardi di Euro, Pradera sta proseguendo con i suoi progetti di sviluppo in altre aree geografiche e, proprio nell’ultimo periodo, sta lavorando su un importante mandato tramite una joint venture (Pradera Vindico) con un partner locale, espandendosi nel Middle East ed in particolare negli Emirati Arabi.

Pradera è storicamente associato ai retail park come prodotto core nel suo portafoglio immobiliare. In Italia, però, dopo la cessione del Meraville di Bologna, i suoi parchi commerciali sono rimasti tre: a Catania, Bari e in provincia di Lodi a San Rocco al Porto.

Com’è cambiata la strategia di sviluppo dopo la pandemia e soprattutto a fronte della crisi economica che stiamo vivendo?

La strategia di sviluppo in Italia non è particolarmente diversa da quella degli ultimi anni: vogliamo rappresentare per il mercato un punto di riferimento nei centri commerciali e nei retail park, essere uno degli attori più importanti per fornire servizi di asset management (con anche riscossione affitti, parte tecnica, leasing) a investitori terzi, che non conoscono bene le dinamiche locali.

Pradera da sempre persegue ciò in due maniere: investendo direttamente con fondi propri, gestiti dalla casa madre, oppure per conto terzi individuando player con cui sviluppare partnership.

Negli ultimi 12-18 mesi, abbiamo studiato qual è il modo migliore per facilitare gli investimenti che già esistono e per attrarre nuovi capitali, visto che il mercato dei centri commerciali in Italia non è proprio il più attrattivo in questo momento. La soluzione migliore è stata quella di costituire un veicolo finanziario caratterizzato da una struttura fiscale ottimizzata: ecco perché la scelta della Sicaf – Pradera Real Estate Investment Sicaf SpA, approvata da Banca d’Italia, detenuta al 92% da Pradera Management Italy e per il residuo 8% dal fondo americano di investimento Crestline Investors Inc.

Siamo già operativi: abbiamo attratto in Italia un investitore nuovo per il nostro paese, Crestline Investment Inc, acquisendo due centri commerciali, uno nel Sud, a Montenero di Bisaccia, l’altro nel Nord, a Vigevano.

L’idea è quella di replicare la struttura per accogliere nuovi investimenti, non limitatamente a centri e parchi commerciali, ma anche portafogli, principalmente appartenenti alla GDO sales and lease back che negli ultimi tempi si stanno dimostrando essere target interessanti per investitori stranieri più core.

A proposito degli acquisti da fondi giunti a maturity, qual è l’efficacia nell’utilizzo delle polizze Warranty & Indemnity (W&I) in tale circostanza?

La polizza assicurativa W&I è uno strumento strategico che permette di trasferire al mercato assicurativo il rischio connesso alle potenziali future perdite economiche derivanti da un evento che ha generato una violazione delle dichiarazioni e garanzie (reps & warranties) del soggetto venditore, contenute all’interno del contratto di compravendita – nel caso in discussione, il fondo giunto a maturity.

Confermo che la W&I è stata oggetto di attenzione anche in Italia in tempi non lontani per garantire la chiusura dei fondi senza che rimanessero pendenze legate a garanzie, che, come sappiamo, nel nostro paese sono vincolate a scadenze di legge non sempre brevi, una per tutte i tempi di decadenza degli accertamenti fiscali.

Qual è l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse sugli investimenti nel real estate?

Purtroppo dopo una flebile ripresa post covid, oggi ci troviamo a fronteggiare una grave crisi economica che ha visto un aumento non solo dell’inflazione in molti Paesi Europei (con conseguente contrazione dei consumi), ma anche un aumento dei tassi manovrati dalle Banche Centrali nell’ambito della conduzione della politica monetaria. Gli ultimi quindici anni sono stati caratterizzati da una crescita dei prezzi piuttosto bassa. Gli stimoli monetari trasfusi nel sistema finanziario per fronteggiare la crisi da COVID-19, tuttavia, hanno avuto un impatto sulla richiesta di beni e servizi.

Nel settore immobiliare, l’innalzamento dei tassi di interesse si ripercuote negativamente sul costo del debito, rendendolo meno accessibile, o meglio meno attraente. Gli investitori, infatti, fanno spesso ricorso in parte al debito bancario per ottimizzare i rendimenti attesi. Il debito bancario dovrebbe essere meno costoso dell’equity e quindi ridurre i costi finanziari. Con l’aumentare dei tassi, purtroppo, questa riduzione è impercettibile.

La conseguenza è che i player interessati ad investire, dovendo garantire un rendimento minimo ai propri sottoscrittori, sono obbligati ad aumentare i cap rate. In questa situazione, domanda e offerta si scontrano e l’effetto è che negli ultimi anni le transazioni di immobili a destinazione retail hanno subito una forte contrazione perché la forbice tra prezzo atteso e prezzo offerto si è ampliata. In questa situazione, le poche transazioni interesseranno principalmente investitori che devono tassativamente affrontare un exit, avendo raggiunto maturity date.

A quanto sopra si aggiunge la persistente incertezza sulle tempistiche della ripresa economica che contraddistingue il nostro scenario macroeconomico, che richiede un maggior grado di prudenza da parte degli operatori italiani e stranieri coinvolti in operazioni di finanza straordinaria. Questo aspetto si concretizza nel ricorso a strutture alternative di garanzia che possano proteggere il valore dell’investimento contro potenziali rischi successivi alla chiusura dell’operazione.

Certo è che tali strumenti, che come anticipato si sono affacciati in Italia con il solito ritardo rispetto ai paesi anglosassoni, e che ad oggi hanno dei costi sostenibili, hanno ancora alcuni oneri e limiti quali la necessità di svolgere due diligence in connessione a tutte le potenziali Rep & Warranties e la mancata copertura di alcune indennità e garanzie come quelle fiscali. In particolare, il limite alle garanzie si manifesta in connessione con i contenziosi noti ma con incertezza nella realizzazione dell’evento, dell’ammontare e/o della eventuale data di sopravvenienza.

Nello scenario retail attuale vi sono alcune transazioni per cui i fondi in chiusura sono disposti a cedere a prezzi maggiormente scontati ma con la formula “visto e piaciuto”, non contemplando quindi l’onerosa attività di due diligence e con la concessione di limitate indennità e garanzie. In tali casi, come evidente, attivare una polizza W&I non è efficiente. Fortunatamente i player assicurativi stanno studiando nuovi strumenti più flessibili e focalizzati in modo da poter concedere una tutela anche in situazioni non standard.

In ambito immobiliare, nel Nord Italia, è stato notato che i prezzi al metro quadro di alcune asset class (residenziale, uffici, logistica) negli ultimi anni sono aumentati in modo più che proporzionale rispetto all’inflazione. Quali sono stati i risvolti nella stessa zona del mondo retail?

Purtroppo non c’è una grande connessione tra mondo retail e le altre asset class. Come ho accennato sopra, il retail ha subito una flessione molto importante. Solo alcuni Asset Prime (centri e parchi commerciali prime) hanno mantenuto il loro valore anche a fronte di una bassa domanda di mercato su tale privilegiata categoria.

In particolare, la bassa attrattività del mercato retail si sperimenta a causa: i) del persistere di contratti con tenants di lunga durata che non permettono ricontrattazioni al rialzo nel breve, ii) di una sempre maggiore competizione nel business dei centri commerciali, iii) di leggi amministrative regionali e locali che rendono complessa la gestione e la comprensione dell’investitore sugli oneri e vincoli e iv) spesso della mancata possibilità di ampliamento degli spazi.

I fattori appena elencati determinano nel breve una redditività dell’investimento molto bassa; per tale motivo, l’investimento nell’asset class retail risulta poco attrattiva per gli investitori opportunistici.Solo gli investitori “core” hanno effettivamente le competenze e soprattutto le tempistiche necessarie a rendere profittevoli ed interessanti per i loro sottoscrittori tali investimenti.

Ad oggi, tuttavia, si nota che gli investitori “core” si stanno concentrando principalmente, su asset class più “semplici” come gli asset logistici.

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Accuracy Talks Straight IT #1 – The Cultural Corner

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Sophie Chassat
Filosofa, Partner di Wemean

Riappropiarsi della semplicità

Smettere di vedere tutto attraverso il prisma della complessità: questa è senza alcun dubbio la sfida più difficile da affrontare oggi, a causa del sopravvento del paradigma del “pensiero complesso” (Edgar Morin [1]).

La semantica di ogni giorno ne è prova concreta: tutto è “sistemico”, “ibrido”, “olistico” o “fluido”. Da qualsiasi parte si guardi, il mondo “VUCA” (acronimo di Volatile, Uncertain, Complex e Ambiguous [2]) sembra estendersi a perdita d’occhio.

Tuttavia il dogma della complessità, se applicato indistintamente a qualsiasi situazione, rischia di compromettere la comprensione, la capacità di agire e la responsabilità. In primo luogo, viene minata la comprensione, in quanto ci impone una rappresentazione barocca del mondo dove ogni cosa è intricata, dove la parte è nel tutto ma il tutto è anche nella parte [3], dove le cause di un evento sono indeterminabili e soggette agli effetti retroattivi delle loro stesse conseguenze [4]. Indirizzando la ricerca della verità a un approccio più riduttivo e mutilante della realtà, viene inoltre incoraggiata l’equivalenza delle opinioni e si accentuano le lacune dell’era della post-verità [5].

In secondo luogo si perde la capacità di agire perché, dal momento in cui tutto diventa complesso, come è possibile non farsi prendere dal panico e dalla paralisi? Da dove partire se, non appena viene toccato un solo filo del tessuto della realtà, l’intera spola rischia di ingarbugliarsi ancora di più? L’inerzia di fronte al cambiamento climatico deriva anche dalla rappresentazione di tale problema come qualcosa di infinitamente complesso e dall’idea che il minimo tentativo di azione solleverebbe questioni ancora peggiori.

La narrazione del battito d’ali di farfalla in Brasile che genera un uragano all’altro capo del mondo conduce all’inerzia e all’inettitudine. Eppure “il segreto dell’agire è iniziare”[6], come sostiene il filosofo Alain.

“È complicato” diventa quindi una scusa per non agire. Nonostante la condizione in cui versa il mondo richieda, ora più che mai, un maggior impegno all’azione, oggi viviamo un grande disinteresse, percepibile sia nel mondo civile che in quello professionale.

Relativamente ai suoi effetti, il dogma della complessità porta ad annullare la responsabilità individuale. Imparare a pensare, agire e vivere con semplicità appare quindi più urgente che mai. Ma il percorso non è facile. Come ha affermato l’architetto minimalista John Pawson: “La semplicità in realtà è molto difficile da raggiungere. Richiede cura, pensiero, conoscenza e pazienza” [7]. A questa lista di ingredienti si potrebbe aggiungere anche il “coraggio”, il coraggio di mettere in discussione una rappresentazione trionfante della realtà che forse è propria di una delle maggiori ideologie contemporanee.

____________

[1] Alain, tradotto dal francese “Le secret de l’action, c’est de s’y metre”

[2] Il libro “Minimum” di John Pawson venne pubblicato per la prima volta nel 2006

[3] Edgar Morin definisce tale concetto “principio olografico”

[4] Denominato da Morin “principio ricorsivo”

[5] Possibile interpretazione di un ulteriore principio del pensiero complesso, il “principio dialogico”

[6] Alain, tradotto dal francese “Le secret de l’action, c’est de s’y metre”

[7] Il libro “Minimum” di John Pawson venne pubblicato per la prima volta nel 2006

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Accuracy Talks Straight IT #1 – Start-up Stories

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Capsula

Il processo di digitalizzazione in atto ha impattato e cambiato numerosi settori e mercati. Lo sviluppo di servizi digitali connessi alla rete ha prodotto trasformazioni spesso radicali e irreversibili. Tuttavia, nel nostro Paese, il campo medico ed il settore healthcare, sono stati solamente sfiorati da questo processo di digitalizzazione.

Una start-up italiana sta, però, portando una ventata d’aria fresca in questo ambito. Spin off di un progetto avviato nel 2008 dal Politecnico di Milano, Capsula è stata fondata nel luglio del 2019 dall’ingegnere biomedico Alessandro Nizardo Chailly insieme all’ingegnere Giuseppe Andreoni, attuale direttore scientifico di Capsula e di GIMA S.p.A..

Da allora Capsula si è posta l’obiettivo di innovare il campo medico ed il mercato healthcare introducendo l’ecosistema phygital, nato dalla combinazione di touchpoint fisici con un ecosistema digitale.

L’ecosistema phygital consente agli utenti di usufruire di numerosi servizi per la cura della propria salute, ricevere un feedback sul loro stato di benessere e connettersi direttamente a vari specialisti del campo.

La prima capsula ideata dal team dell’Ing. Nizardo Chailly è la Capsula lifestyle, con l’obiettivo di portare gli utenti al raggiungimento di una maggiore consapevolezza del proprio stile di vita e dell’importanza della prevenzione. Capsula lifestyle, infatti, permette di effettuare autonomamente un semplice test di pochi minuti, attraverso una user experience intuitiva, coinvolgente e multilingue.

La piattaforma software di Capsula è in continua evoluzione, nel corso del 2023 infatti il team di Capsula introdurrà nuovi elementi come i test della vista e dell’udito e implementerà un Lifestyle Assessment, un report in grado di fornire ad ogni utente una valutazione complessiva del proprio benessere, grazie all’elaborazione dei dati e alla compilazione di questionari validati da specialisti del settore.

Capsula lifestyle è quindi un potente strumento di ingaggio, uno spazio dove scoprire il proprio stile di vita e comprendere il proprio benessere. Per questo motivo, Capsula lifestyle è già stata installata da diverse aziende leader di svariati settori (tra cui AON, A2A , Coldiretti, IPER, PWC e Reale Mutua) per ampliare i propri servizi di wellfare aziendale ed investire sul benessere dei propri dipendenti e clienti.

Le novità introdotte da Capsule non finiscono qui. Oltre alle numerose innovazioni introdotte nell’ambito del lifestyle e del benessere individuale, Capsula ha infatti progettato due ulteriori modelli di capsule, sviluppati specificamente per il settore ospedaliero ed i professionisti di tale settore:

Capsula totem, è la soluzione per snellire il processo di triage, offrendo una postazione in cui il paziente del pronto soccorso può essere accolto con un questionario anamnestico personalizzato e multilingue che precede l’auto-misurazione dei parametri vitali, oltre a permettere la ripetizione delle misurazioni durante l’attesa. Queste informazioni possono essere integrate con il software gestionale della struttura sanitaria.

Capsula Clinic permette di realizzare il teleconsulto medico, supportato dall’utilizzo contemporaneo di strumentazione diagnostica. La soluzione è personalizzabile per diversi casi d’uso e si rivolge al sistema sanitario e ai gruppi clinici. Capsula Clinic è già stata testata con successo in Puglia, dove alcuni pazienti oncologici del Policlinico di Bari hanno potuto effettuare le visite di routine senza doversi recare presso le gli ambulatori dell’ospedale.

All’interno dei player che stanno operando il processo di digitalizzazione in campo medico nell’industria ospedaliera, Capsula si distingue come leading provider di un ecosistema phygital, permettendo a dottori e pazienti di connettersi in un marketplace ibrido in cui consulenze e servizi medici sono facilmente accessibili da chiunque e ovunque.


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Accuracy Talks Straight IT #1 – Our view

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Integrated Due Diligence: un mosaico di competenze per ridurre i rischi

Recenti esperienze dimostrano che le aziende e i fondi di private equity hanno modificato il loro approccio nell’analisi dei “target”, nel contesto dei loro nuovi investimenti.

L’attenzione si è spostata sugli investimenti sostenibili, cioè su quelle aziende che, per il loro approccio, apportano un contributo positivo alla società. Ad esse, possono essere applicati elementi misurabili e non misurabili come criteri per identificare rendimenti finanziari competitivi a lungo termine e un impatto sociale positivo.

Tale approccio induce a una rinnovata metodologia di valutazione di un target di investimento poiché, da un lato, la correttezza dei dati finanziari e, dall’altro, la qualità e fattibilità delle ipotesi di business plan, non rappresentano più i soli fattori critici da considerare nell’ambito di una decisione di investimento. Nuovi elementi di valutazione hanno acquisito una maggiore centralità: un adeguato modello di monitoraggio e gestione dei rischi di frode e corruzione, protocolli operativi che rispecchino la moralità dell’acquirente e un corretto processo di selezione dei fornitori sono, tra gli altri, fattori oggi necessari per il mantenimento di una catena del valore etica e sostenibile.

Pertanto, l’attività di due diligence a supporto di una decisione di investimento deve essere sartorialmente disegnata al fine di verificare i requisiti della società target. Tutto ciò si traduce nella consapevolezza che la due diligence finanziaria e commerciale “standard” ormai non sono più sufficienti a direzionare le decisioni di investimento. Infatti, gli investitori richiedono con frequenza sempre maggiore due diligence multidisciplinari al fine di acquisire una visione più globale e poliedrica delle società target. Il concetto di Integrated due diligence combina, tra le altre, competenze contabili, finanziarie, valutative, strategiche, di informatica forense e compliance, di sostenibilità.

Il beneficio, per gli investitori che decidono di servirsene, si traduce nell’ottenimento di informazioni esaustive ed utili alle loro decisioni, efficientando tempi e costi.

L’approccio combinato ha, inoltre, una finalità preventiva: un acquirente che ottiene una conoscenza trasversale di ciò che sta acquistando, riesce ad avere una maggiore consapevolezza dei punti critici e dei sistemi di controllo da implementare atti a monitorare e mitigare eventuali rischi e problematiche post acquisizione.

Quanto descritto, trae spunto dall’approccio forensic a tutto tondo, dove l’accento non viene posto solo sulle informazioni finanziarie/contabili ma anche, a seconda dei casi, su informazioni di governance e reputazionali, sul funzionamento dei processi aziendali e la loro conformità alle procedure, su dati informatici e la loro fragilità. Se, solitamente, gli esperti forensic agiscono in situazioni post acquisitve, una due diligence integrata persegue l’obiettivo di mitigare i potenziali rischi a monte, poiché tutte le informazioni che ruotano attorno alla target e ai suoi stakeholder vengono analizzate da diverse prospettive prima che la decisione di investimento abbia luogo. Diamo un’occhiata ad alcune di queste prospettive.

Contabili, finanziarie e strategiche: i dati contabili e finanziari sono essenziali per avere una buona panoramica dello stato di salute di una società target. Se da un lato alcuni KPI finanziari possono aiutare a ricostruire il profilo e la performance di una società, il quadro risulta di gran lunga più completo guardando a talune informazioni più critiche anche da un’angolazione differente e caratterizzata da un più marcato scetticismo professionale.

Inoltre, in ottica strategica, un’analisi di mercato potrebbe essere anch’essa utile a comprendere i rischi correnti e futuri del settore, in modo da definire azioni ad hoc per rendere la società target più competitiva nel contesto di mercato in cui opera.

Compliance e Environmental, Social & Governance (ESG): nell’ambito di compliance review e due diligence, si analizzano i sistemi di controllo interno e la loro robustezza rispetto al Dlgs. 231/2001 e successive integrazioni. Sulla base del settore in cui operano le target, gli esperti di compliance analizzano i processi aziendali e le relative procedure che li regolano, identificando le aree più esposte a eventuali rischi, anche in relazione a terze parti coinvolte nella catena del valore (es. fornitori, clienti, agenti). L’obiettivo è determinare se esistano specifici rischi e se le procedure messe in atto siano in grado di monitorare e mitigare l’esposizione a specifici rischi reato. Inoltre, una compliance due diligence consente ad un acquirente di valutare in anticipo la necessità di investimenti post acquisitivi per allineare i processi aziendali alle best practice.

Oggi, nella valutazione dell’esposizione ai rischi reato, viene effettuata anche una valutazione dei rischi ESG della target stessa e dei suoi stakeholder. Spesso, frodi con impatto ESG consistono in atti ingannevoli, come la rendicontazione di informazioni ESG false o fuorvianti (e.g. attività di greenwashing, promozione al pubblico di consigli di amministrazione ispirati a presunti principi di pluralità, ecc.) o la divulgazione mendace di iniziative e parametri ESG. Inoltre, qualora la target non fosse dotata di un solido sistema di controlli interni, le frodi ESG potrebbero anche riflettere aspetti corruttivi (ad es. mancata comunicazione dell’utilizzo del lavoro sommerso o forzato). Soprattutto quando i pacchetti retributivi del top management di un’azienda sono connessi a progressi ESG, vi è una maggiore esposizione a rischi di frode o corruzione in questo ambito.

Cybersecurity: oggi, le problematiche legate alla cybersecurity sono in cima alla lista delle preoccupazioni di un’azienda. Per questo, un’attenta valutazione del livello di sicurezza informatica è la chiave per comprenderne la prontezza nel gestire eventuali data breach.

Corporate intelligence: la reputazione di un’azienda è un aspetto molto delicato e, soprattutto in alcuni settori – si pensi, ad esempio, a quello del lusso – costituisce “l’asset” più importante da tutelare. Quando, nell’ambito di un’operazione commerciale, emergono informazioni negative su una società target o su alcuni membri della proprietà o della governance, queste rischiano di diventare un dealbreaker in un batter d’occhio.

Analisi di informazioni provenienti da fonti pubbliche rivelano importanti informazioni sulla storia aziendale, la proprietà, la governance, i dipendenti, eventuali contenziosi, sanzioni internazionali, protesti, procedure fallimentari; indagini riservate effettuate da professionisti nel settore, scoprono spesso carte inaspettate, generalmente fornite da concorrenti, specialisti del settore, ex dipendenti, forze dell’ordine.

Tutte le angolazioni descritte, combinate, garantiscono ad un investitore un significativo vantaggio competitivo. Ad esempio, una compliance due diligence permetterà una conoscenza approfondita dei processi della target, rendendo più agevole il processo di integrazione post-deal.

Una due diligence reputazionale combinata ad un’analisi ESG, consentirà di identificare potenziali red flag su amministratori e persone chiave, utile ad evitare danni di immagine, soprattutto se l’immagine è tutto, o quasi. Una copia forense del sistema contabile in essere prima del closing di un’operazione commerciale, garantirà la preservazione dei dati, utili in caso di criticità post acquisitive.

Se ogni aspetto analizzato ha un ruolo nell’ambito del processo decisionale di un investitore, lo strumento dell’integrated due diligence non può che essere un’occasione per gestire in maniera accorta e lungimirante qualunque rischio.

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Accuracy sulla stampa : “Convivialità ed empatia favoriscono lo scambio” – on Economia of Corriere della Sera, 26 april 2021

“Non solo un luogo di lavoro, ma una parte della nostra vita”. Lo pensa Giovanni Foti, partner di Accuracy, azienda specializzata in consulenza manageriale fondata a Parigi nel 2004 e che coinvolge oltre 470 professionisti in 14 paesi del mondo. Il gruppo internazionale è considerato uno dei migliori luoghi in cui lavorare: “Siamo come una grande famiglia – osserva Foti – in cui ci si sente a casa. Da noi, infatti, ognuno è sempre libero di esprimere il proprio pensiero e la propria opinione. Inoltre, la nostra mentalità aperta ci consente un confronto costante tra le varie generazioni e di creare un’empatia con ogni membro del team”. Tra i fiori all’occhiello di Accuracy l’equilibrio tra momenti di lavoro e quelli riservati alla convivialità. “Siamo convinti – spiega Foti – che oggi, oltre alla carriera, sia soprattutto l’ambiente di lavoro a giocare un ruolo fondamentale. Da noi, del resto, il team ha piacere a venire in ufficio. Ogni momento di vita personale viene celebrato: non solo il compleanno, ma anche, per fare un esempio, la Pasqua per la quale è tradizione portare i dolci tipici delle varie regioni”. Momenti di condivisione che, se pur limitati, si sono replicati anche durante la pandemia. “Nonostante ora sia più complesso organizzare momenti di unione – prosegue Foti – abbiamo cercato di restare vicini anche durante l’emergenza sanitaria, organizzandoci con dei brindisi da casa (con tanto di “pacco aperitivo” fornito dall’azienda) alla fine delle riunioni istituzionali: se uno si sente a proprio agio, tira fuori la creatività”. Tantissime, infatti, le richieste per lavorare in Accuracy: “Chi arriva da noi – conclude Foti – si inserisce molto facilmente ed è talmente entusiasta da farci spesso da ambasciatore con gli amici”.

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Quando il capitale circolante netto diventa smart: gli elementi per una gestione efficiente

In uno scenario macroeconomico incerto e imprevedibile, caratterizzato da volatilità e continui cambiamenti tecnologici, una maggiore attenzione sul capitale circolante netto può costituire un vantaggio competitivo per una azienda. In questo articolo Silvia Baroffio, Principal dell’ufficio di Milano e membro del Comitato Corporate Finance di Andaf, spiega alcune determinanti per una gestione patrimoniale efficiente, che possa supportare l’operatività aziendale, accelerare la creazione di valore, anticipare possibili future tensioni finanziarie ed elaborare prontamente dei piani di azione per affrontarle efficacemente.

Cash flow optimisation

CASH FLOW OPTIMISATION EVENT

DATE:
5th March 2020 – From 17:30

AGENDA

17:30
Registration and Welcome

18:00
Introduction – Working capital management improvement
Sharing experience – What is key about Working capital improvement
Working capital management transformation – Key steps of the process
Sharing experience – Difficulties and key points of the transformation process
Integrated financial & digital solutions – Way to long lasting improvement of cash returns
Q&A

19:30
Cocktail

Our panel:
Jean-Alexandre Privesse, Partner Accuracy
Ing. Carmine Scoglio, Responsabile Servizi Amministrativi Poste Italiane
Dott. Simeone Sperotto, Group CFO Tecnica Group

Informatici e avvocati, una sinergia fondamentale

MARILENA HYERACI
RICK BARKER

Indagini interne, raccolta dati. Tecnologia e regole. In questo articolo due professionisti esperti del settore dialogano, a partire dalle rispettive esperienze, per descrivere lo scenario in cui si muove l’attività di chi si occupa di forensic. Si tratta di Marilena Hyeraci, senior associate nel dipartimento di contenzioso dell’ufficio di Milano di Paul Hastings, professionista con una vasta esperienza nel contenzioso, in materia civile e commerciale, nel diritto penale societario e nella protezione dei dati. E di Rick Barker, responsabile da Milano della practice di Forensic Technology di Accuracy, advisor indipendente nel settore economico finanziario.
L’avvocata di Paul Hastings e il dirigente di Accuracy si sono intervistati a vicenda e hanno scelto MAG per dare eco al loro dialogo.

Dottor Barker, in cosa consiste il vostro lavoro e quali misure adottate per garantire che venga svolto secondo la normativa Italiana, in particolare anche alla luce del GDPR?

La Forensic Technology è un sistema di investigazione complessa che analizza anche i dati personali. In tale ambito esistono numerosi leggi, tra cui il GDPR, tese alla protezione di tali dati quindi è importante il coinvolgimento degli studi legali, la loro approvazione della pianificazione del nostro lavoro. La Forensic Technology permette di identificare e recuperare prove “nascoste” su computer, telefoni cellulari o server; all’interno di documenti, e-mail, altre comunicazioni come chat, registrazioni vocali, e dati finanziari e commerciali. La nostra attività consente di identificare chi ha distrutto o rubato dati, o chi ha “hackerato” sistemi. Noi siamo esperti informatici a supporto dei forensic accountant, degli investigatori e degli avvocati nel trovare le prove elettroniche di cui hanno bisogno. La piena sinergia con tali professionisti è di fondamentale importanza, in mancanza non saremmo in grado di lavorare.

Avvocata Hyeraci, quali sono a suo avviso (oltre al GDPR) le altre principali leggi italiane che incidono sulle indagini e sulla raccolta dei dati?

La normativa sulla privacy e il GDPR hanno un rilevante impatto nell’ambito delle investigazioni, ma non sono gli unici punti di riferimento. È da tenere in considerazione la normativa di diritto del lavoro, la disciplina sul segreto professionale e sul “legal privilege”, le normative di settore sui segreti (ad esempio bancari, industriali). È poi da considerare anche la normativa di diritto processuale eventualmente applicabile oltre alla
disciplina sulle attività investigative difensive. Inoltre, anche la disciplina sul whistleblowing (la denuncia dall’interno) e le procedure interne di aziende e PA.
Infine, proprio nel contesto delle indagini interne che coinvolgono più Paesi o società dello stesso gruppo, fenomeno in aumento, è molto importante considerare tutte le normative locali, spesso molto differenti sulla gestione della raccolta dei dati e delle prove.

GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELLE AZIENDE IN CASO DI INDAGINI INTERNE SI SONO EVOLUTI NEGLI ULTIMI ANNI, COSÌ COME LA CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DEL CLIENTE DEI BENEFICI DELLA TECNOLOGIA, SOPRATTUTTO IN TERMINI DI VALORE DEL RISULTATO DELLA RICERCA CHE, QUANDO È STRUTTURATA BENE, DIFFICILMENTE PERDE PROVE IMPORTANTI

Marilena Hyeraci

Dottor Barker, qual è il valore aggiunto che la Forensic Technology può dare, in termini di tempo e di efficacia?

Il tempo speso per l’analisi e i costi a essa associati rende fondamentale l’utilizzo di tecnologie avanzate. Revisioni strutturate, organizzazione di e-mail, clustering e tecnologie di intelligenza artificiale hanno dimostrato di essere in grado di ridurre drasticamente i tempi per le analisi e di trovare le prove in modo rapido, riducendo di
conseguenza lo sforzo economico del cliente. Per fortuna, ora anche in Italia sono disponibili strumenti di revisione dei documenti aziendali sviluppati negli Stati Uniti come ad esempio “Relativity”, un software che consente ai team di esaminare enormi quantità di documenti senza duplicare gli sforzi o commettere errori. Relativity è in grado di raggruppare le email in particolari cluster: ciò significa che è possibile leggere i
messaggi in sequenza, senza dover guardare ogni risposta in lunghe catene di email.
L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possono anche aiutare ad analizzare ciò che i professionisti hanno segnalato come rilevante e quindi replicare lo stesso processo sull’intera popolazione di documenti.

REVISIONI STRUTTURATE, ORGANIZZAZIONE DI E-MAIL, CLUSTERING E TECNOLOGIE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE IN GRADO DI RIDURRE DRASTICAMENTE I TEMPI PER LE ANALISI E DI TROVARE LE PROVE IN MODO RAPIDO, RIDUCENDO DI CONSEGUENZA LO SFORZO ECONOMICO DEL CLIENTE

Rick Barker

Avvocata Hyeraci, quali consigli dareste alle aziende italiane per attrezzarsi al meglio in caso di indagini interne?

Gli strumenti a disposizione delle aziende in caso di indagini interne si sono evoluti negli ultimi anni, così come la consapevolezza da parte del cliente dei benefici della tecnologia, soprattutto in termini di valore del risultato della ricerca che, quando è strutturata bene, difficilmente perde prove importanti.
Ai nostri clienti suggeriamo di dotarsi di policy ad hoc sulle investigazioni, con procedure operative che regolino tutti i passaggi fondamentali per svolgere questa attività, in conformità alla legge. Inoltre, raccomandiamo di stabilire fin da subito se e quali figure apicali sono eventualmente da informare o coinvolgere nelle indagini, nonché se eventuali normative applicabili richiedono la disclosure delle informazioni.

Infine, una domanda a cui possiamo provare a rispondere entrambi, come ci si comporta quando qualcuno cerca di nascondere o cancellare le prove di un crimine?

Hyeraci: Sicuramente la distruzione o il nascondere documenti o prove importanti è uno dei rischi più frequenti nel caso di investigazioni; per questo è fondamentale verificare che la società abbia una data retention policy adeguata, e nel caso predisporre un sistema di riconoscimento tempestivo di queste azioni illegali.

Barker: Con gli strumenti forensi adeguati, siamo in grado di identificare molto rapidamente le tracce di eliminazione dei documenti e, spesso, possiamo recuperare gli elementi eliminati. In genere, per esempio si osservano due picchi nelle cancellazioni: il giorno in cui viene annunciata l’indagine in corso e il giorno prima del nostro arrivo. La maggior parte delle persone che cancellano i dati è generalmente già sospettata, ma ci sono sempre altri soggetti che balzano improvvisamente alla nostra attenzione proprio a
causa delle analisi sui dati cancellati.

*Senior Associate di Paul Hastings
**Responsabile Forensic Technology di Accuracy


Forensic Technology: a new wave in the Italian legal community – 3 May 2018

The use of Electronic Discovery is growing across Europe.  Increasingly document review platforms are required to support investigations, litigation, arbitration, disputes, compliance matters and disclosure exercises in mainland Europe.
To celebrate Accuracy’s launch of Relativity document review platform in Milano we are hosting a panel of local and international experts to explore the trends and issues regarding the adoption of Discovery tools in the EU.
Representatives from Relativity, the market leader, will also share their insights into market adoption of their market leading solution.
Join us on the 3rd May for an aperitif about this new wave of technology into the Italian legal community.

WHEN: 3rd May, 6pm
WHERE: Accuracy, Piazza Cavour 2 – Milan
RSVP: events.italy@accuracy.com

Accuracy promotes four new partners in three of its offices

After the recruitment of four new partners in 2017, Accuracy, the independent advisory firm created in 2004, has promoted another four consultants to partner level in three of its offices. This brings the total number of partners in the firm to 47 for a total headcount of 370 across 15 offices worldwide.

Accuracy advises Conforama

Accuracy assisted Conforama in the context of its agreement with Tikehau Capital for the implementation of its financing plan.

Accuracy advises Unibail-Rodamco

Accuracy performed the vendor due diligence for Unibail-Rodamco on a portfolio of two outlet centres (Channel Outlet Store and Usine Roubaix) in the context of their sale to Primonial REIM.

Accuracy opens its 14th international office in Dubai

Accuracy announces the opening of an office in Dubai. Led by Zane Hedge, 47 years old, a specialist in construction and infrastructure projects, this office already has five consultants and forecasts a rapid expansion

Accuracy con Enel Green Power in Europa

Accuracy ha assistito, in qualità di advisor finanziario, Enel Green Power nell’ambito della gara internazionale indetta dal Governo Etiope per selezionare un player idoneo a realizzare e gestire un impianto fotovoltaico.

Corporate Fraud & Corruption

Published in: Financier Worldwide

by Giovanni Foti

Despite (i) the increasing awareness of fraud and corruption amoung leaders and boards of directors, (ii) the implementation of stronger compliance models aimed at preventing fraud, bribery and corruption cases, and (iii) stricter national regulations, the number of italian cases concerning violations of anti-briberey and anti-corruption legislation is growing. Additional investment is needed. The recent introduction of “ISO37001”, an internal rule which proved organizations with guidance in fighting corruption through the implementation of effective preventive measures, is an efficient fraud and corruption prevention system, offering companies best practice in improving an anti-bibery management model…

To read the rest of the article, please click on the link below.

La tutela del libero mercaro e l’Inability to pay

LA CONCORRENZA È L’ELEMENTO CARDINE DEL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO E INCORAGGIA LE IMPRESE AD AGIRE SECONDO I PRINCIPI DI EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ NEL RISPETTO DELLA TRASPARENZA. VIOLARE IL PRINCIPIO DELLA CONCORRENZA È UN ATTO ILLECITO, PUNIBILE CON SANZIONI PROPORZIONALI ALL’ESTENSIONE DEL BUSINESS, ALLA GRAVITÀ E ALLA DURATA DELL’INFRAZIONE. SEBBENE LA NATURA DETERRENTE DELLA SANZIONE SIA PREMINENTE, LA DISCIPLINA DELL’ INABILITY TO PAY TUTELA GLI EQUILIBRI ECONOMICO-SOCIALI DEL MERCATO.

Accuracy apre a Singapore

Accuracy prosegue il suo percorso di espansione internazionale con l’apertura della nuova sede di Singapore, principale hub economico-finanziario del sud-est asiatico

La formula Accuracy supera il test del mercato

In dieci anni la società ha visto crescere di dieci volte fatturato (oggi oltre 61 milioni) e organico. Giovanni Foti: “quello che ci distingue davvero rispetto ai concorrenti è l’indipendenza”.

Sergio Rossi torna in Italia con Bonomi

 

Il fondo Investindustrial del finanziere milanese Andrea Bonomi rileva le scarpe di lusso dal colosso francese Kering, e si prepara a investire 100 milioni nel rilancio. “Siamo partner di marchi leader, auspichiamo direplicare il percorso di crescita”.

 

Olivetti IJet

Olivetti I Jet cede ramo d’azienda con 2Birds e Accuracy

Banca Marche

16 clienti segnalati alla procura per i conti in rosso

Arrivano quattro offerte per i vigilantes di Ivri

Sicuritalia, All System, La Patria e Mondialpol hanno depositato le proprie offerte per l’intero gruppo Ivri o per una parte. Il piano industriale validato dall’advisor Accuracy per il 2015 prevede 218,3 milioni di ricavi e un ebitda di 13,9 con un debito netto di 6,9 milioni. La cessione di Ivri è un punto cruciale dell’accordo di
ristrutturazione dei debiti proposto dagli azionisti alle banche creditrici .

Accuracy è advisor di Compagnia delle Isole

E’ stata firmata la convenzione (del valore di 55,6 milioni annui per 12 anni) tra ministero dei Trasporti e Compagnia delle Isole, che ha acquisito (advisor finanziario Accuracy) la Siremar, ex regionale Siciliana di Tirrenia.
Oggi sarà sottoscritto il verbale di passaggio dei beni della società alla compagine guidata da Salvatore Lauro. Il primo cliente illustre del nuovo brand “Compagnia delle isole”, sarà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che siimbarcherà stasera da Napoli per Stromboli su un ferry ex Siremar.

Accuracy assiste Zuccherificio del Molise

E atteso nelle prossime ore il via libera delle banche creditrici al piano di concordato per Zuccherificio del Molise spa, controllato dalla Regione Molise e arrivato sull’orlo del crack. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bnl-Bnp Paribas e Montepaschi sono in procinto di dare l’ok a nuove linee per 6 milioni.

Secondo il piano predisposto dal nuovo amministratore delegato Alberto Alfieri, con il supporto dell’ advisor finanziario Accuracy e degli avvocati Donato Bruno e Stanislao Chimenti, è ragionevole attendersi un valore di recupero compreso tra il 70% e il 90% dei circa 90 milioni di debiti del gruppo, rappresentati dall’esposizione verso fornitori e dai 22 milioni di debito bancario.

Deiulemar Shipping nomina gli Advisor

 

Mentre per Deiulemar Compagnia di Navigazione l’amministratore Roberto Maviglia sta preparando il concordato preventivo da presentare all’udienza fissata dal Tribunale di Torre Annunziata per il prossimo 18 aprile, le nuove generazioni degli armatori Della Gatta, Iuliano e Lembo hanno appena affidato gli incarichi per ristrutturare Deiulemar Shipping. La parte industriale è stata affidata ad Accuracy.

 

M&A France-Germany: how to successfully carry out acquisitions ?

Arnaud Lambert and Heiko Ziehms, partners at Accuracy, spoke at this conference on the 27th March 2012 at the Cercle de l’Union Interalliée which brings together several German professionals.

The following topics were discussed:

  • Recent M&A activity in Germany
  • Key structural features of German businesses: consequences for French acquirers
  • Legal forms of companies in the German Mittelstand and differences in governance (Council / Board of Directors vs. Executive Board / Supervisory Board and Vorstand / Aufsichtsrat). What should a French investor expect: German practices in VDD, financial aspects of the SPA, the paticularities of financial DD

Merger & Acquisition la classifica 2011 delle aziende nel mirino (e l’identikit dei probabili cacciatori) – Cotte e mangiate

Quali sono le aziende italiane che nei prossimi 12 mesi hanno maggiori possibilità di essere comprate? E quelle che potrebbero acquistarle? Secondo il sondaggioinchiesta condotto dal Mondo , le prede più probabili sono Edison , Arca sgr , Fondiaria Sai , Versace , Monti

I 24 PARTECIPANTI AL SONDAGGIO

GestorI e ANALIstI Davide albani (Sella Gestioni sgr), andrea ragaini (Banca cesare ponti), Fabio iannelli (Kepler), Franco Benini (copernico sim), antonello piana (Scm sim) PrIvAte eQUIty, INvestMeNt BANKING Salvatore Mancuso (equinox), Marco nicolai (Finlombarda), alberto Franceschini (ambromobiliare), Stefano Di tommaso (compagnia Finanziaria), riccardo Mulone (ubs investment banking), alessandro Daffina (rothschild), Giuseppe campanella (Fondamenta sgr e Futura invest), Giampiero Mazza (cvc), andrea De Vido (Finint), Vittorio pignatti (trilantic capital partners)coNsULeNtI Luca rossi (at Kearney), Ferdinando Menconi (az Servizi per assicuratori), carlo Montenovesi (cross Border), Giulio artom (Mission continuity), Marco piacentino (Global Strategy), paolo Mevio (Bain & co.), claudio novebaci (Martinez e novebaci), alessandro reitelli (accuracy), Stefano Salvadeo (studio Bernoni)

Come si valuta il rischio

Giovanni foti, accuracy

Come viene quantificato il danno da inadempimento nel caso di contratti internazionali di project financing e trasferimento tecnologico? «Il consulente, in generale, affronta la fattispecie su due livelli di dettaglio», spiega Giovanni Foti, partner di Accuracy. «Una macroanalisi economico-finanziaria per delimitare i confini di azione e un’analisi di dettaglio per approfondire le singole tematiche che hanno prodotto la fattispecie. Tale duplice analisi, definita Top/Down – Bottom/up approach evidenzia i limiti procedurali, contabili ed economici, la congruenza e consistenza delle informazioni disponibili, con l’obiettivo di identificare gli argomenti specifici causa dell’inadempimento e per calcolare il danno.Domanda. Top/Down che cosa implica?Risposta Si tratta di un’analisi dei maggiori costi sostenuti, sin dall’inizio del progetto, attraverso l’analisi delle informazioni disponibili. Ciò permette di identificare e misurare l’impatto delle principali cause di inadempimento e definire le responsabilità.D. E Bottom/Up?R. La quantificazione di specifici argomenti identificati dal lavoro congiunto di consulenti tecnici/legali e confronto con i risultati emersi dall’approccio Top/Down.D. Quali elementi incidono sulla quantificazione?R. I principali elementi della quantificazione sono i maggiori costi diretti e indiretti sostenuti a causa dell’inadempimento (extra lavoro, penalità pagate, nuovi fornitori, differenza/clausole prezzo, Istat, tasse ecc.), il mancato guadagno (minori ricavi da royalties non corrisposte, minori ricavi da vendita, maggiori costi di produzione, perdite di nuove opportunità, ecc.) e gli effetti finanziari derivanti.D. Quali strumenti è opportuno prevedere in sede di stipula del contratto?R. Prevedere, per esempio, laddove possibile, interventi di esperti per la verifica degli elementi economici.

Siremar, ripescate le offerte di Lauro e Morace

Il Commissario D’Andrea riapre i giochi per la linea di navigazione sull’orlo del fallimento: In palio 55 milioni di contributi pubblici per dodici anni.

Su Siremar sono pervenute due offerte: della Compagnie delle Isole di Salvatore Lauro, assistita da Accuracy e da Ustica Lines, di Vittorio Morace.

Arbitrato Internazionale. Più garanzie con un consulente indipendente

Sempre più spesso gli arbitrati internazionali vertono su richieste di rimborso di presunti danni sofferti. In tali contesti, l’imprenditore ha la necessità di porre in essere un dossier che possa salvaguardare i suoi diritti e i suoi interessi sia da un aspetto legale sia da quello economico-finanziario, troppo spesso – erroneamente – sottovalutato.

In questi casi il miglior compendio e ausilio all’attività dei legali è certamente la ricostruzione degli eventi, anche da un punto di vista economico-finanziario effettuata da un  consulente economico-finanziario, esperto ed indipendente che consenta di armonizzare gli aspetti legali e le tematiche contabili e finanziarie.

Il ruolo del consulente finanziario sarà quello di ricostruire gli eventi come accaduti nell’evolversi del contratto, di collegarli ai fenomeni contabili, di offrire nuovi spunti ai legali per la difesa e, al contempo, di tramutare gli aspetti evidenziati dai legali in “numeri”.

L’abilità del consulente finanziario è rappresentata anche dalla sua capacità di trattare gli argomenti economici- finanziari, talvolta estremamente complessi, in maniera chiara e comprensibile, in modo che la dissertazione possa essere incisiva e decisiva per il loro giudizio e per supportare la valutazione del collegio arbitrale. In tale ottica, il consulente finanziario, sebbene rappresentante di una delle parti, deve mantenere oggettività, imparzialità e professionalità in modo che la sua testimonianza sia vera e accurata.

Accuracy assiste EDF

Accuracy ha svolto un’analisi preliminare per EDF al fine di rinegoziare l’accordo con Unistar negli Stati Uniti

Accuracy Italia ricerca associates

For expanding our Italian office, we are looking to recruit ASSOCIATES.

We are seeking for talented young professionals, with 2 or 3 years of experience in finance who are looking for challenging opportunities in fi nancial advisory and benefi t from a high level of professional training.

Accuracy apre una sede a Londra

Accuracy, società di consulenza finanziaria che si rivolge alle aziende e agli investitori istituzionali, ha aperto una nuova sede a Londra, la settima in Europa.

“Accuracy ora vanta una copertura completa dell’Europa occidentale e punta a dar seguito allo sviluppo oltre i confini europei”, ha detto Frederic Duponchel, presidente e ceo del gruppo.  Dal 2004, anno in cui è stata fondata a Parigi, Accuracy ha aperto una sede straniera all’anno (Madrid, Amsterdam, Milano, Francoforte, Bruxelles e Londra).  Quanto all’espansione internazionale, “le aree che riteniamo più interessanti sono Medio Oriente, Cina, India, Brasile e Usa”, precisa Alessandro Reitelli, numero uno di Accuracy in Italia.  Il gruppo, che ha Aon come partner finanziario, ha oltre 180 professionisti (18 in Italia) e un fatturato consolidato atteso a oltre 30 milioni di euro nel 2010. (Milano Finanza – ottobre 2010)

Il peggio è passato

Private equity, i dati dell’industria non sono incoraggianti. Ma non mancano i segnali positivi

Network del buon consiglio

Una società snella, estremamente dinamica, nata sei anni fa e già in grado di rubare quote di mercato alle big four della consulenza finanziaria. Si chiama Accuracy, nata francese, anima internazionale, e assicura ai clienti indipendenza totale e un approccio innovativo

Accuracy annuncia l’assunzione di un nuovo socio

NeuillysurSeine, 2 settembre 2009

Un rientro energico per Accuracy che potenzia il proprio organico con l’assunzione di un nuovo socio: Xavier Chevreux (ex The Carlyle Group e Groupe Legris Industries).

ACQ – A forth-coming leader

Accuracy details its involvement in bespoke solutions on the M&A market

An emerging leader in Europe: Accuracy tells ACQ how it combines being one of the top workplaces in France with supplying a mix of bespoke solutions to the M&A market.

Fi Monthly – French corporate advisory firm Accuracy counsels on sale of France’s top shopping centre

CAP 3000 Acquisition – Accuracy right on deals

French corporate advisory firm Accuracy advised the Altarea-ABP-Predica consortium in their recent acquisition of the CAP 3000 shopping centre from Galeries Lafayette at a transaction price of €450 million reflecting a yield of 4.65%. The success of the acquisition, says Accuracy partner Nicolas Barsalou who worked on this transaction alongside senior manager Nicolas Paillot de Montabert reflects the difference the firm brings to its clients.

Palmarès Great Place to Work®

Pour la deuxième année consécutive, Accuracy a concouru pour le classement des « entreprises où il fait bon travailler » en France organisé par l’Institut Great Place to Work®. Cette année encore, Accuracy est Lauréat d’Or, en 3ème position dans le classement général.

Tre nuovi soci in Accuracy

NeuillysurSeine, 10 febbraio 2010
Accuracy ha appena nominato tre nuovi soci all’interno del suo ufficio parigino che comprende 80 consulenti. La promozione di Jean-Baptiste de Courcel, Frédéric Loeper e Henri Philippe fa salire a quota 17 l’organico parigino di soci.

M&A : Ripresa attesa nel 2010

E’ quel che rivela lo studio effettuato lo scorso mese di marzo da Accuracy e CFnews su 300 attori del M&A in diversi gruppi (il 70% realizza un fatturato di oltre 1 Md di euro)

Accuracy: France’s second favourite workplace

For the first time since its foundation, Accuracy competed for a place on the list of “the best workplaces” in France organised by the Great Place to Work® institute

Accuracy earned a place among the Gold Prize winners, and took second place in the overall rankings.

For its seventh edition, the Great Place to Work® has published its list of prize-winning companies offering the “Best Workplaces” in France. Out of the 109 companies competing, 30 companies were rewarded for the innovative policies they have adopted on behalf of their employees.


Participating in this competition for the first time, Accuracy immediately jumped to second place in the overall rankings.

Sources:
“Ces entreprises où il fait bon travailler” – Le Figaro 23/03/2009

“Best Workplaces in France” – The prizes for the best places to work in 2009 (Great Place to Work®)

Xavier Gallais nominato Socio di Accuracy

Neuilly-sur-Seine, 21 gennaio 2009: Xavier Gallais ha fatto il suo ingresso in Accuracy nel 2006 in qualità di Vicepresidente ed è stato nominato Socio a Gennaio 2009.

X-Passion interviews Sébastien Caron, a manager at Accuracy

After joining Accuracy in 2005 as an analyst, Sébastien Caron (X99, HEC 2003), who has been a manager since June 2008, describes his three years’ experience with the company in an interview with X-Passion magazine (The journal for students at the École Polytechnique).

Please click on the following link for full details of the interview:

Where can we find talent for our businesses?

For its seventh round table meeting, Accuracy chose to examine the all-important subject of people and skills, an issue that is always of primary importance to any company.
In order to explore this theme, Accuracy was joined by a leading company manager Mr Henri Proglio, CEO of Veolia Environnement and a leading academic, Mr Laurent Batsch, President of Paris-Dauphine University.

“Where can we find talent for our businesses?”

This theme was debated for nearly an hour and a half.

In response to questions from Frédéric Duponchel, (Accuracy’s Managing Director), the two speakers contributed their respective views from a recruiter’s and a trainer’s viewpoint, including the following questions:

  • Do our graduate schools and universities provide a sufficient source of talent?
  • Which characteristics are most desirable today?
  • Does the recruitment of atypical candidate profiles offer an alternative?
  • How can the company become a university?

Winston Churchill, decision maker – the lessons of the War Rooms

As part of a partnership with Premier Cercle, an independent research company specialising in the organisation of economic, financial and technological conferences, Accuracy gave a speech on October 8, 2008 at the British Embassy during a breakfast debate on the theme of: “Winston Churchill, decision maker – the lessons of the War Rooms.”

As strategic and tactical centres used to organise resistance to German attacks during the Second World War, Winston Churchill’s War Rooms were a strong factor behind the Allied victory.

Since then, this concept has been adopted and widely used in the corporate world.

Companies such as Accuracy or Arsene make day-to-day use of a modern version of the “War Room” in the business world by pooling key information during corporate acquisitions and disposals, dispute resolution, economic difficulties or structural problems, sharing this information in a single location and for a limited period of time.

Frédéric Duponchel, (Accuracy’s Managing Director), spoke on the subject along with a number of other speakers including:

  • Sir Peter Westmacott, British Ambassador to France,
  • Admiral Pierre-François Forissier, Head of the Chief of Staff of the French navy,
  • Jacques Gounon, CEO of Eurotunnel,
  • Frédéric Donnedieu de Vabres, Lawyer & Partner in Arsene (a law firm specialising in corporate taxation cases),

Management packages: for companies too?

A little over a year ago, Accuracy organised roundtable sessions to discuss the relationship between the private equity world and that of the major companies. On Tuesday, 23 September, 2008, the company organised a new roundtable meeting to discuss the following theme:

“What can companies learn from the practices of the private equity sector in the field of managers’ pay?”

Jean-François Palus, Executive Vice President- (Finance) for the PPR group, Claire Pedini, Human Resources and Communication Manager for the Alcatel-Lucent group, Alexis Dargent, Lawyer & partner for Mayer Brown and Christophe Leclerc, an Accuracy Associate, met to debate this issue.

The discussions, which were managed by Frédéric Duponchel (Accuracy’s Managing Director), successively focused on the ethical, technical, practical and legal issues related to the construction of management compensation packages in major companies.

The discussions continued in a more informal manner during a lunch featuring the wine-related theme of “The Chablis 1ers and Grands Crus from Domaine Pinson.”

Accuracy si insedia a Milano

Levallois-Perret, 14 maggio 2008
Después de París, Madrid y Ámsterdam. Accuracy anuncia la apertura de su cuarta oficina europea, en Milán. Una nueva etapa del desarrollo de Accuracy en Europa Continental. Su posicionamiento y su independencia no cesan de seducir a las compañías y a los inversores financieros.

View the results of the Accuracy/CF News survey online

During the CF News launch evening held on 13 February, 2008 at the Senate President’s department’s Boffrand Reception Rooms, Accuracy along with Agathe Zilber, presented the results of the survey exploring the idea: “Investment funds and major companies: dangerous or fruitful links?”

Specifically organised for senior management, financial and M&A teams from major groups, this survey was jointly completed by Accuracy and CF News as part of their ongoing partnership and was intended to clarify the relationship between major companies and investment funds.

Accuracy presented the exclusive results of the survey during this inauguration evening for CF News, a new information website and online database devoted to Corporate Finance.

The speech was followed by an analysis by Agathe Zilber, Founder of CF News,
and useful commentaries from Eddie Misrahi, President of the AFIC,
and Barnaby Noble, Manager of the Alstom M&A.

 

Management packages: a corporate strategy tool

In partnership with Capital Finance, Accuracy gave a speech during a breakfast debate on the problems related to management compensation packages, along with the law firm Sarrau Thomas Couderc on 27 November.

This debate was moderated by Franck Moulins (the Chief Editor of Capital Finance) and was attended by more than a hundred people.

– Why and how do changes in the relationship between LBO funds and management make it necessary to adopt a new approach to management packages?
– How are management packages being adapted to take account of these changes?
– Which legal, fiscal and financial aspects now need to be taken into consideration?

These questions were covered at length by the four speakers: Jean-Bernard Thomas, Hervé-Antoine Couderc (STC), Arnaud Lambert and Christophe Leclerc (Accuracy).

To learn more about this event, please click here to view the meeting report.

Private Equity: what sort of capitalism can we expect for the 21st century?

A new Accuracy roundtable meeting was held on Monday, November 19, 2007

Before an audience of more than 100 people, Gonzague de Blignières and Henri Lachmann responded to questions from Frédéric Duponchel on the following theme: “Private Equity: what sort of capitalism can we expect for the 21st century?

The creation and sharing of value, transparency, and the long-term future of the model were all themes discussed during this productive, friendly and very frank discussion. The guests then answered questions from the audience. The debate continued later in a more informal manner based on the wine-related theme chosen for the evening: ” The great wines of the Côte de Nuits from Bouchard Père et Fils”.

Rugby: a management school?

As part of a partnership with Premier Cercle (an independent research company specialising in the organisation of economic, financial and technological conferences) Accuracy gave a speech during a breakfast meeting on October 18 on the theme of “Rugby: A management school?”

This event, which was held a few days before the Rugby World Cup Final and provided a great opportunity to explore the many similarities between the values of this sport and the corporate world, such as the best way to lead a team to victory and the ideal manner in which to encourage staff performance.

After an extensive introduction from Daniel Bouton, (CEO of Société Générale), Henri Lachmann (President of Schneider Electric), and Pierre Villepreux (Regional Development Manager for Europe for the International Rugby Board), led the discussion numerous subjects including: “Training, or the role of the leader,” “In the scrum with the Lions,” or “Combat: all part of a manager’s job.”

A number of leading speakers took part in the discussion:

Bruno Bousquié, Vice President of Bearingpoint,
Benjamin Cohen, CFO of the Accor group,
Aubin Hueber, Trainer of the French amateur rugby squad,
François Leccia, President of Noventeam and Director of the Sport & Management Institute of Grenoble EM
Ross Melzer, Business Development Manager for Wall Street Journal Europe
Alain de Pouzilhac, CEO of France 24,
Michel Rouger, President of the Préaje Institute,
Henri Tcheng, Managing Director of Bearingpoint.

The morning ended with an exclusive interview with Bernard Laporte, coach of the French rugby team, who was interviewed by Frédéric Duponchel, (Accuracy’s Managing Director Manager).

The Accuracy roundtable meeting of June 20, 2007

What example can private equity firms give to the listed companies?

Last Wednesday, June 20, Accuracy organised a new roundtable based on the following theme: “What example can private equity firms give to the listed companies?”Accuracy had the privilege to welcome:

– Jérôme Lefébure, CFO of the M6 Group
Vincent Marcel, Director of financial business and Strategic Operations of the Valeo Group
Jean-François Palus, CFO of the PPR Group
Eric Reiss, CFO of the Carrefour Group

to debate this question.

The debate was animated by Frédéric Duponchel, Managing Director of Accuracy.

Accuracy: making dreams come true

Providing a 10-day cruise to South Corsica for 30 youngsters undergoing cancer and leukaemia treatement was the mission of a major project organised by Rêve d’enfance (Childhood Dreams), a humanitarian association supported by a group of students from the HEC business school. Profoundly moved by this initiative, Accuracy eagerly lent a hand with this great cause by providing the association with the financial support needed to get this fifth cruise underway in 2007 .

In 2007, Accuracy supported the humanitarian association Rêve d’enfance

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On June 18 of last year, six sailing boats set off from Bastia for an incredible Mediterranean cruise around Corsica. From the small port of Macinaggio to  Propriano, passing Porto-Vecchio and Bonifacio, children, students, skippers and medical interns were able to leave behind the difficulties of the the childrens’ serious illness during a short holiday. In the words of the Rêve d’enfance team: “A child’s smile is the best reward of all”.

Relay races in inflatable boats, “balloon tag” games, visits to monuments, water fights and ice cream tasting were some of the activities enjoyed during this maritime saga filled with new discoveries and good humour. “This boat trip was an amazing personal adventure” recalls Mathilde, a medical intern in Paris.

Following the success of this trip, the members of Rêve d’enfance are preparing the next convalescence trip, which Accuracy is delighted to to support.

Sarah ROZENBERG, President of the Rêve d’enfance association and an HEC student would like to take this opportunity to thank Accuracy

“After having experienced the magic of the Rêve d’enfance Cruise, you really get a chance to appreciate the importance of these 10 days to these children recovering from cancer or leukaemia.
Seeing them laughing, running, singing and dancing each day, having fun just like any kids of their age despite their experience of the disease makes us more determined than ever to fight to bring these children a little happiness, and above all we would like to warmly thank our partners without whom the 2007 Cruise would simply have never happened.
A huge thank you to Accuracy for its support. Thanks to you, this year once again Rêve d’enfance has been able to repeat this initiative and 30 children from all over France were able to forget their illness for a while during an incredible trip to Corsica”.

www.revedenfance.fr

Accuracy si insedia ad Amsterdam

Levallois-Perret, 5 giugno 2007 – Dopo Parigi e Madrid, Accuracy annuncia l’apertura del suo terzo ufficio europeo ad Amsterdam. Il posizionamento e l’indipendenza di questo studio giovane e dinamico, operante nel settore della consulenza finanziaria, attirano sempre di più le imprese e gli investitori finanziari.

Management packages as part of LBO operations: Accur’option® offers a solution.

On November 14, 2006 the Capital Finance newsletter, the Accuracy consultancy company and the Sarrau Thomas Couderc law firm organised a breakfast debate on the theme of: “Management packages as part of LBO operations: new aspects and challenges”.

The Accur’option ® evaluation tool developed by Accuracy offers a useful response to these problems.

Franck Moulins, Journalist and Departmental Manager for Capital Finance, ran the debate, which included speeches by:

  • Frédéric Duponchel, Managing Director, Accuracy,
  • Christophe Leclerc, Associate, Accuracy,
  • Hervé-Antoine Couderc, Lawyer & partner, Sarrau Thomas Couderc,
  • Stéphane de Lassus, Lawyer & partner, Sarrau Thomas Couderc.

…on the following points:

  • The modelling and comparability of management compensation packages
  • The challenges involved in valuing management compensation packages
  • Increasing the number of people who to benefit from a management compensation package
  • Extension of these remuneration systems beyond LBO operations

Accuracy potenzia la sua offerta nel settore della valutazione

Bruno Husson, 52 anni, HEC (76), Dottore di Stato in Finanza, e professore affiliato del Gruppo HEC, fa il suo ingresso in ACCURACY in qualità di Socio.

Henri Philippe, 33 anni, ESC Bordeaux, MBA e Dottore in Finanza, fa il suo ingresso in ACCURACY in qualità di Senior Manager.

When a business is faced with financial crime

A company may find itself faced with various forms of financial crime, and in particular fraud, money laundering and corruption.

  • What sort of risks does the company incur (internal and legal risks, unfavourable media coverage, etc.)?
  • Which factors may lead to a risk?
  • How can the company measure its level of exposure?
  • How can risks be avoided, detected and reduced?

On June 1, 2006, Accuracy’s Managing Director, Frédéric Duponchel brought together the following experts to answer the many questions commonly asked about this highly topical theme:

Anne-Josée Fulgéras

  • After having been the first woman to manage the financial section of the Paris Public Prosecutor’s Office from 1995 to 2000, Anne-Josée Fulgéras worked as a consultant. Today, she is  Compliance and Legal Affairs Director of Natexis Banques Populaires.

David Hotte

  • As Head of the Financial Security and Anti-Laundering department of the Banque Fédérale des Banques Populaires, David Hotte is regularly involved in assessment and training assignments for the International Monetary Fund and the World Bank.

Michel Léger

  • Michel Léger is one of the twelve members appointed by decree in 2003 to the High Counsel of Statutory Auditors (Haut Conseil du Commissariat aux Comptes). After a 30-year career with Arthur Andersen, he today manages the company Léger & Associés.

Accuracy crea Accur’option

Accuracy, filial del grupo Aon, especializada en asesoramiento financiero de empresa crea Accur’option®, un modelo innovador de evaluación de todo tipo de opciones en las empresas que no cotizan en bolsa.

Accuracy si sviluppa in Europa

Dopo appena un anno dalla sua creazione, Accuracy, filiale del gruppo Aon, specializzata in consulenza finanziaria aziendale, apre un ufficio a Madrid.

Business acquisition: the next day…

Company leaders do not hesitate to enlist consulting services to carry out acquisition processes. During the following integration phase, management’s attention naturally focuses on the operational aspects. Yet, the mastery of financial and accounting issues is essential for legal and fiscal security as well as for the sustainability of the new organisation.

Financial valuation: do we still need WACC?

With the new IAS-IFRS accounting standards, financial valuation and the DCF (Discounted Cash Flows) method more particularly, have taken on key importance in the process of preparing consolidated accounts. This prospect is somewhat preoccupying given the lack of consensus on how to determine the discount rate, a key parameter in the DCF method and one that is familiar to financiers under its English acronym WACC.

The secret dream of company valuers

In recent years, business valuation has been central to many discussions that go beyond the small circle of financiers. The “fair value” of the IFRS accounting standards has led business leaders and auditors to look closely at valuation methods; given the high stakes in financial communications, this interest is particularly noticeable in the valuation of intangible assets on company balance sheets…

Business Valuation: Down with DCF?

Among the business valuation methods, the discounted cash flow (DCF) method has gotten a bad rap. At best, it is criticised for being based on sand, i.e. based on forecast data that are uncertain in principle. At worst, it is suspected of serving the desired result by adjusting one or the other components of the method, namely future cash flows and discount rates. In short, the DCF method is inherently subjective and easily manipulated.

Litigant financial expert in disputes: a new profession?

by Frédéric Duponchel, Chairman and CEO of Accuracy

Frédéric Duponchel, Chairman and CEO of Accuracy

In high-stakes litigation, the litigants may call upon a financial expert who works with their attorneys. In addition to mastery of the economic and financial aspects of litigation, this involvement can back up a position technically and provide crucial support during critical phases, such as testimony.

Today, the litigant financial expert is more often a firm than an individual; it must be able to line up experienced teams with thorough technical knowledge, while demonstrating its teaching ability and ensuring the independence its findings.

Assessment of damages

Assessment of damages involves appraisal of the incurred loss (damnum emergens) and the lost profit (lucrum cessans). Behind financial and accounting calculations, which can seem simple, hide the practical difficulties of interpreting numerical concepts. These difficulties often explain a large part of the difference between the assessments respectively made by each of the parties involved.

Accuracy is a corporate finance consulting firm specialising in litigation support.

Key points in the valuation of brands

To appraise brands, there are two approaches – intrinsic and analogical – which cover the two categories of methods implemented to appraise companies. Alongside these valuation approaches, there are also references that can provide an initial estimate.

This article aims to present a non-exhaustive but sufficiently complete critical overview to provide a perspective on the various references and methods available.

Assessment of damages : some practical difficulties of implementation

Accuracy is a corporate finance consulting firm specialising in litigation support.

Assessment of damages involves appraisal of the incurred loss (damnum emergens) and the lost profit (lucrum cessans). Behind financial and accounting calculations, which can seem simple, hide the practical difficulties of interpreting numerical concepts. These difficulties often explain a large part of the difference between the assessments respectively made by each of the parties involved.

Assessment of damages : valuation of lost profits

Accuracy is a corporate finance consulting firm specialising in litigation support.
Assessment of damages involves appraisal of the incurred loss (damnum emergens) and the lost profit (lucrum cessans). Behind financial and accounting calculations, which can seem simple, hide the practical difficulties of interpreting numerical concepts. These difficulties often explain many of the differences between the assessments made by each of side of the argument.

Litigation and transactions : from accounting loss to damages incurred

Do the accounting losses reported by the buyer of a company after the acquisition, representing a deterioration of the net assets, necessarily cause damages? How are they assessed? We will provide a number of lines of thought (Part 1) and an analytical framework (Part 2) from our experience as a litigant expert in post-acquisition litigation.

What is the purpose of a business valuation in an LBO in hardship?

Appraising a financially troubled business in an LBO is a virtuous exercise that provides lessons. On the one hand, it provides an understanding of where the volatility of the value of the shares comes from. On the other hand, it demonstrates that holding the share of such a company means holding an option! This change of perspective helps to explain many of the decisions made.

Financial due diligence in acquisition: back to basics

Very sluggish since 2008, the acquisition market could flash a hint of a recovery in fall 2009. Difficulty in levying debt, uncertainties about the cash flow forecasts, apprehension of stakeholders…the situation has not been conducive to the acquisitions/sales since late summer 2008.

Critical overview of brand valuation methods

The advent of IFRS (International Financial Reporting Standards) has jostled the practices of businesses, auditors, and financial analysts. Among the many questions raised by the application of these standards, one in particular concerns valuers.

The valuation of management packages

Key elements of investment capital issues, management packages are complex to appraise. Their value depends on the criteria specific to LBOs, but also the personal situation of the manager.

Three questions for…

Accuracy, Corporate Recovery Services:

Rodolphe Pacciarella and Stéphane Perrotto, associates, talk about Accuracy’s role in the Heuliez case

The point of view of…

Accuracy is regularly appointed as a financial and economic expert in litigation. Explain your mission.

Frédéric Duponchel and Christophe Schmit: In most of our cases, we are appointed as a litigant expert. We are called upon by corporate attorneys or directly by companies. We also work alongside other experts. In construction litigation, for example, technical experts are also appointed, but they do not address the financial aspect of litigation.

Preparing for a sale: what’s new?

Amid great caution in M&A, transaction support professionals should move towards detailed, targeted, critical analyses.
Deviations from certain VDD standards, observed between 2001 and 2007, must leave room for alternative analysis tools.

Do IFRS standards signal the end of the ROCE?

Financial analysts are – or should be – amongst the most assiduous readers of the consolidated accounts published by listed companies, quite simply because this reading is one of the key components of their profession. By neglecting to do so at the height of the stock-market frenzy in 1999-2000, several star analysts had their fingers burnt and tarnished the credibility of an entire profession.